Abbattimento dei cinghiali? “Solo in casi estremi”. Wwf Foggia: “Non lasciare incustoditi i campi”

L'ultimo tavolo tecnico in Prefettura per affrontare l'emergenza cinghiali in Capitanata si tenne il 13 settembre scorso. Da allora il nulla.  Da quel

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L’ultimo tavolo tecnico in Prefettura per affrontare l’emergenza cinghiali in Capitanata si tenne il 13 settembre scorso. Da allora il nulla.  Da quell’incontro si stabilì che, per ridurre la popolazione dei cinghiali – responsabili di significativi danni alle colture – si sarebbe adottata la caccia selettiva, quindi dal primo febbraio si sarebbe cacciato solo il cinghiale.

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Non sarebbe questa la scelta migliore, poiché, secondo gli animalisti e gli esperti, le nascite, per compensazione, aumenterebbero proprio nelle aree di caccia alla specie animale. Un sistema alternativo sarebbe quello dell’uccisione tramite cattura (e non tramite attività venatoria).

Abbiamo chiesto al referente Wwf di Foggia, Maurizio Marrese, i pro e i contro ed eventuali alternative, come quella della cattura e della successiva sterilizzazione degli ungulati. L’abbattimento? “Soltanto nei casi estremi”.

Marrese consiglia anche di evitare di lasciare incustoditi i campi agricoli installando recinzioni elettrificate o dotandosi di cani da guardia.

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