Nel caso Engie anche una delibera falsa

ANCHE una delibera falsa nell’intricato e oscuro caso Engie, riguardante l’appalto milionario dei servizi di illuminazione pubblica ed energetici

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ANCHE una delibera falsa nell’intricato e oscuro caso Engie, riguardante l’appalto milionario dei servizi di illuminazione pubblica ed energetici comunali. I nove consiglieri di minoranza sottoscrivono una nota nella quale denunciano la pubblicazione nell’Albo pretorio del Comune di Manfredonia una delibera del Consiglio comunale «falsa, inventata di sana pianta». Naturalmente è scattata la segnalazione al Prefetto di Foggia per le opportune determinazioni.

L’APPALTO ENGIE continua a complicarsi affondando sempre più nel buio delle manovre incrociate andatesi aggrovigliando in seno alla coalizione di maggioranza e che hanno prodotto la cacciata dell’assessore alle opere pubbliche e le dimissioni del dirigente del settore opere pubbliche. La denuncia delle opposizioni rileva «la evidente mancanza di conformità tra ciò che si è deciso in aula e ciò che risulta diversamente nella delibera così come pubblicata è rimessa alla responsabilità di chi è tenuto per legge a farsi garante della conformità di quanto deciso rispetto a ciò che viene poi pubblicato, e quindi della sua veridicità».
COME si ricorderà la seduta di consiglio comunale con all’ordine del giorno “Proposta finanza di progetto della ditta Engie servizi Spa per la concessione del servizio energia e gestione integrata degli impianti termici e degli impianti di pubblica illuminazione – dichiarazione pubblico interesse”, si concluse dopo un convulso scontro maggioranza-minoranza, con la bocciatura del punto della maggioranza e l’abbandono dell’aula della minoranza al momento del voto «ma solo dopo – evidenziano – aver denunciato ripetutamente il comportamento contradditorio, opaco e irresponsabile tenuto dal sindaco e dalla maggioranza».
SECONDO la coalizione di minoranza quello pubblicato dall’amministrazione comunale è un atto falso. «Il falso consiste – spiega la nota – nel dispositivo diverso da quello che è stato posto in discussione e in votazione nella seduta del Consiglio: in altri termini, la delibera pubblicata fa dire al Consiglio cose che il Consiglio non ha detto, perché il Consiglio si è semplicemente limitato a bocciare la delibera che gli è stata presentata, con un voto contrario all’unanimità, mentre in quella pubblicata si dice tutt’altro. Buona parte della delibera pubblicata – viene evidenziato – è stata aggiunta dopo il Consiglio e la registrazione della seduta, ancora visibile sul sito istituzionale del Comune, è lì ad attestarlo».
SSE COSI’ è come del resto viene puntualmente documentato non smentito, siamo all’inverosimile, alla creazione di atti fraudolenti che non hanno nulla a che fare né con la politica né tanto meno con l’amministrazione di questioni di interesse pubblico. «In Consiglio Comunale – richiamano i consiglieri di minoranza – a differenza di quanto pubblicato sull’Albo pretorio, non è stato presentato né comunque approvato alcun emendamento alla proposta di delibera messa all’ordine del giorno ed inviata via pec a tutti i consiglieri, con la quale si proponeva l’approvazione del progetto di PPP presentato dalla Engie e dei relativi elaborati, con una serie di deliberati consequenziali. Su tale proposta, durante la seduta del consiglio di lunedì 23 gennaio, i consiglieri di maggioranza hanno dichiarato di voler votare contro la sua approvazione, e così hanno poi fatto».
Michele Apollonio

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