Fratelli d’Italia e Gianni Rotice sono ormai ai ferri corti, ma con Forza Italia, forse, non tutto è perduto. Nelle ultime ore, il deputato foggiano G
Fratelli d’Italia e Gianni Rotice sono ormai ai ferri corti, ma con Forza Italia, forse, non tutto è perduto. Nelle ultime ore, il deputato foggiano Giandonato La Salandra e il sindaco di Manfredonia, che ha sposato la linea identitaria all’elezione del presidente della Provincia di Foggia, hanno incrociato le spade.
Il parlamentare meloniano ha svelato come, proprio nel giorno delle Provinciali, il 29 gennaio, l’ingegnere avesse inoltrato al ministero delle Infrastrutture, e in particolar modo all’attenzione del vice ministro Galeazzo Bignami, una nota con cui si sintetizzava la vicenda Energas, riscontrata lunedì 30 gennaio. Il vice ministro lo invitava ad informarlo di quelle che erano state le ulteriori interlocuzioni.
Il deputato La Salandra ha l’impressione che ora voglia scaricare la vicenda Energas su FdI: “È di competenza del ministero dell’Ambiente, non del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”, ricorda l’onorevole al sindaco e gli rimprovera di confondere il piano politico e istituzionale. “Non parli con me il politichese e non provi a buttare la palla dalle responsabilità dall’altra parte”, gli ha risposto dai social il diretto interessato. “I singoli ministeri non hanno più nulla a che fare con questa procedura”, ha ribattuto perché non resta che il passaggio in Consiglio dei ministri, con “una decisione politica”.
Fratelli d’Italia tiene la barra dritta e ha ingaggiato una crociata contro gli ‘infedeli’. Il commissario provinciale Galeazzo Bignami non si sarebbe limitato, infatti, a impartire precetti agli iscritti del Golfo, dove correva con il suo simbolo nel 2021, ma all’esito delle Provinciali, avrebbe contattato altri amministratori vicini al centrodestra per ridefinire il perimetro del partito.
Forza Italia, invece, in quel di Manfredonia ha avviato una “profonda riflessione”. Lo stesso Giandiego Gatta ha ritenuto assolutamente sbagliate le scelte del sindaco Rotice, e non solo sue. In tutta fretta, ieri sarebbe tornato da Roma per affrontare la crisi. È un momento di chiarimenti e riflessioni, quantomeno delicato. Ma sembra si intraveda qualche spiraglio per superare l’impasse. I consiglieri starebbero chiedendo il rimpasto in Giunta e deleghe di peso. Ci sarebbero i margini per ricucire lo strappo. In questo caso, la vicenda Energas potrebbe essere dirimente, perché il ministro dell’Ambiente è in quota Forza Italia.
Non va meglio nel comune amministrato da Nicola Gatta, dove Candela Protagonista, il gruppo di Nino Santarella, che ha sostenuto il candidato identitario Primiano Di Mauro, non vuole passare per il capro espiatorio. “Addebitare a noi le colpe della sconfitta elettorale di Nicola Gatta in Provincia, derivante da un’incapacità politica chiara e netta di compattare invece che dividere, è tutto tranne che giusto e onesto intellettualmente”, scrive il consiglio direttivo dell’associazione politico culturale che si dice disgustato dalle continue offese. Ma in quel di Candela non è un candidato in più a mettere zizzania nel centrodestra già spaccato.
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