Dopo il ritardo nell'accreditamento degli stipendi ai dipendenti , arriva una nuova tegola al Policlinico “Riuniti” di Foggia. Stando alla segnalazio
Dopo il ritardo nell’accreditamento degli stipendi ai dipendenti , arriva una nuova tegola al Policlinico “Riuniti” di Foggia. Stando alla segnalazione giunta da alcuni reparti, si sarebbe “inceppato” il sistema di fornitura di aghi, garze e reagenti in alcuni reparti. I disagi sarebbero scaturiti dall’implementazione del “Moss”, il nuovo sistema informatizzato per il monitoraggio della spesa del sistema sanitario regionale, introdotto principalmente per contenere la voragine della spesa farmaceutica.
La novità è partita invia sperimentale a novembre scorso nell Asl di Foggia e Lecce. Già alla fine del 2022 ci sono stati problemi con la piattaforma gestita da Engineering, messa a punto anche per evitare l’esposizione a “fenomeni corruttivi”. Allora furono i fornitori a protestare per i ritardi nei pagamenti delle fatture. A gennaio, invece, il servizio è stato utilizzato al Riuniti, con la deadline per l’operatività fissata al 31 gennaio scorso. Una decina di giorni sarebbero serviti per allineare i vecchi codici ai nuovi. Per completare il trasferimento dei dati, sarebbe rimasta bloccata la farmacia.
“Stiamo registrando numerose difficoltà – racconta un medico al Corriere della Sera – quando andiamo a fare gli ordini sul Moss perché la risposta è ‘giacenza zero’. E non capiamo se questo significa che non sappiamo usare noi il nuovo sistema o che davvero non ci sono le scorte”. Diversi operatori sanitari si sarebbero trovati in difficoltà negli ordini di farmaci e dispositivi, con conseguenti problemi in alcuni reparti per via della mancanza di scorte (aghi, garze, flebo, antibiotici e reagenti).Per il direttore generale, Giuseppe Pasqualone, la situazione è sotto controllo. “Il Moss di fatto deve ancora partire – dice a l’Immediato -, ci siamo approvvigionati per tempo e non abbiamo problemi di scorte. Probabilmente sconteremo qualche difficoltà nella fase transitoria prima del passaggio a regime del nuovo sistema, ma al momento non c’è nessun tipo di allerta. In ogni caso – conclude – faremo tutti gli approfondimenti del caso per evitare disguidi nei reparti”.
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