Èstata depositata qualche giorno fa dai vertici di Dopla, storica azienda trevigiana di proprietà della famiglia Levada specializzata nella produzione
Èstata depositata qualche giorno fa dai vertici di Dopla, storica azienda trevigiana di proprietà della famiglia Levada specializzata nella produzione di stoviglie monouso in plastica, una proposta di concordato semplificato liquidatorio con continuità indiretta.
A rischio sono i 124 dipendenti dell’azienda che in provincia di Treviso ha sedi a Casale sul Sile e Casier (il magazzino) oltre ad uno stabilimento a Manfredonia, dove è già aperto un tavolo di crisi.
L’obiettivo dell’azienda, messa in ginocchio dai costi vertiginosi di materie prime ed energia – nel 2019 il fatturato era di 100 milioni, oggi si è dimezzato – è quella di salvare i posti di lavoro e arrivare ad una cessione che potrebbe materializzarsi in breve tempo.
Una proposta vincolante è già sul tavolo e altre manifestazioni d’interesse sarebbero già state ricevute. Dopla è parte di un gruppo che comprende anche aziende all’estero con sedi in Repubblica Ceca, Polonia, Francia, Portogallo, Spagna e Gran Bretagna.
Un patto di lealtà. Con questo preciso impegno e condiviso spirito si era concluso nel tardo pomeriggio del 18 gennaio a Bari, l’incontro della task force della Regione Puglia per la vertenza dell’azienda del Contratto d’area, al quale avevano partecipato il Presidente Caroli, i rappresentanti dell’azienda, delle associazioni sindacali e datoriali e Vittorio Di Padova, assessore Sviluppo Economico del Comune di Monte Sant’Angelo.
L’impegno del tavolo permanente di crisi resta quello di salvaguardare i 67 dipendenti di garantire la pronta ripartenza della produzione dell’impianto al momento dell’ingresso della nuova proprietà a seguito della procedura di concordato di fallimento.“Nel mio intervento ho posto l’attenzione sulla tutela e sostegno ai lavoratori in questa delicata fase di transizione che dovrà formalizzarsi nell’iter di riconoscimento della cassa integrazione straordinaria per 12 mesi del Ministero del Lavoro. Allo stesso tempo, si vigilerà affinché lo stabilimento non subisca atti vandalici o asportazione di macchinari e merce. La buona notizia è che all’incontro era presente anche un potenziale investitore pronto a rilevare e rilanciare lo stabilimento di Manfredonia. Non possiamo permetterci ulteriori perdite di posti di lavoro, in un territorio che paga caro lo scotto dei licenziamenti e della disoccupazione. Le porte dell’Amministrazione comunale sono sempre aperte per l’ascolto, la collaborazione ed il sostegno a quelle iniziative compatibili con il territorio e che portino vere opportunità di crescita e sviluppo. E’ necessario creare le condizioni affinché le nostre aree siano attrattive e idonee a nuove iniziative imprenditoriali, come il completamento delle infrastrutture e dei servizi delle zone industriali” il commento del sindaco Gianni Rotice.
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