Foggia terza provincia in Italia per morti sul lavoro

Si è  chiuso tragicamente il bilancio di fine anno delle vittime sul lavoro in Italia: 1.090 le persone che da Nord a Sud hanno perso la vita, una med

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Si è  chiuso tragicamente il bilancio di fine anno delle vittime sul lavoro in Italia: 1.090 le persone che da Nord a Sud hanno perso la vita, una media di oltre 90 decessi al mese. Oltre venti alla settimana e almeno tre infortuni mortali al giorno. Di questi, 790 si sono verificati in occasione di lavoro e 300 in itinere (cresciuti del 21% rispetto all’anno precedente quando era maggiormente diffuso lo smart working).

Quindici le persone decedute in Capitanata, terza provincia per incidenza degli infortuni mortali dopo quelle di Aosta e Matera. La quinta in assoluto in Italia. Il 14 ottobre, in agro di Ordona, un operaio 37enne è morto dopo esser precipitato da una pala eolica. Il 29 marzo un operaio è precipitato da un pianerottolo e morto dopo un volo di circa 6 metri, in via Pantanella, alla periferia della città.

Nel periodo gennaio-dicembre 2021, invece, i decessi totali erano 1.221 e, quindi, ma il dato sulla riduzione della mortalità di -10,7%, non inganni. Infatti, il decremento è solo apparente, poiché, nel 2022, sono quasi sparite le vittime Covid (10 su 1090 secondo gli ultimi dati disponibili di fine dicembre 2022).

Nel 2021, invece costituivano tragicamente quasi un quarto dei decessi sul lavoro (294 su 1221). Ciò significa che gli infortuni mortali “non Covid” sono cresciuti del +17% passando dai 927 di fine dicembre 2021 ai 1.080 del 2022.

Quest’ultimo dato è del tutto analogo a quello del 2019, epoca pre-covid, a dimostrazione che il tragico fenomeno delle morti sul lavoro sostanzialmente non subisce diminuzioni da anni. Questo a conferma del fatto che passata l’emergenza Covid, rimane ancora purtroppo quella tragica dell’insicurezza sul lavoro”.

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