Giorni della Merla, leggende e tradizioni popolari: ecco perché si chiama così

Come tradizione vuole, i 3 Giorni della Merla, 29-30-31 gennaio, saranno molto freddi su gran parte dell'Italia, con temperature diffusamente sottozer

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Come tradizione vuole, i 3 Giorni della Merla, 29-30-31 gennaio, saranno molto freddi su gran parte dell’Italia, con temperature diffusamente sottozero. Ma perchè si chiamano così? I motivi per cui si dice “Giorni della Merla” affondano in alcune leggende, la cui origine si perde nel tempo.

La ricerca dell’origine dell’espressione è segnata da suggestioni naturalistiche legate alla protagonista delle tante leggende sul tema raccolte in varie regioni: la merla. Un’espressione tanto comune quanto misteriosa, diffusa in diverse regioni d’Italia, dalle Alpi fino alle Marche ed alla Sardegna.Sono diverse quelle che fanno parte del folklore italiano: la merla annuncerebbe l’arrivo della primavera in anticipo o in ritardo a seconda che le temperature siano miti o veramente fredde. Se in quei tre giorni le temperature sono miti, allora significa che l’inverno durerà ancora a lungo; se invece farà molto freddo, l’inverno non tarderà ad arrivare e finirà

Giorni della Merla, leggende e tradizioni popolari: ecco perché si chiama così

Per alcuni tale locuzione avrebbe avuto origine da un leggendario episodio che ebbe protagonista proprio una merla di colore bianco e i suoi pulcini: per ripararsi dal grande freddo si sarebbe rifugiata in un camino e, una volta uscitane il 1° febbraio, ne sarebbe emersa nera, completamente ricoperta di fuliggine; ed è proprio per questo episodio, afferma la leggenda, che da quel giorno tutti i merli furono neri.Altre due spiegazioni vengono attribuite al letterato settecentesco Sebastiano Paoli, collettore dei “Modi di dire toscani”. Secondo l’illustre umanista vi sarebbero due fatti storici, entrambi avvenuti in area padana, alla base del modo di dire. Due episodi che hanno prtotagonista il fiume Po. Una riguardava un cannone da far passare oltre il fiume. Questo era molto grande e lo avevano chiamato la Merla. Per trasportarlo, gli uomini aspettarono gli ultimi giorni di gennaio per farlo passare sul ghiaccio del fiume gelato. Un’altra delle leggende riguarda invece una nobile Signora di Caravaggio, che veniva chiamata De Merli. Anche lei doveva attraversare il fiume Po per andare a prendere marito, ma riuscì a farlo solo nei giorni in cui il fiume era ghiacciato.

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