L’appalto per le sale operatorie degli Ospedali Riuniti non sarebbe stato pilotato solo dalle quattro persone arrestate il 17 gennaio: dietro ci sareb
L’appalto per le sale operatorie degli Ospedali Riuniti non sarebbe stato pilotato solo dalle quattro persone arrestate il 17 gennaio: dietro ci sarebbero complicità molto più ampia. È quanto ritiene la Finanza nell’informativa finale depositata alla Procura di Foggia nell’ambito dell’inchiesta sfociata nelle misure cautelari per turbativa d’asta e falso: sono infatti 23 gli indagati per gli appalti truccati del «Riuniti». Tra loro c’è anche l’ex direttore generale Vitangelo Dattoli. Ma il perno di tutto, secondo chi indaga, sarebbe l’ingegnere barese Nicola Stefanelli.«Ma ti rendi conto? Così mi rovini le relazioni, cioè quello ora viene a sapere che ha perso il lavoro, ma ti rendi conto? Ma tu devi fare attenzione, devi fare attenzione a queste cose!», è la frase captata tra Stefanelli (finito ai domiciliari) e un suo collaboratore. Parlavano delle imprese cui affidare alcune opere nell’ambito dell’appalto da 2,2 milioni di euro che, secondo la pm Anna Landi, sarebbe stato truccato per far vincere la multinazionale Siram e la Airleg di Altamura
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