Non sarà più 'triste' Riù, il gorilla-mascotte storica dello Zoosafari a Fasano. E potrà godersi la vecchiaia in compagnia. O almeno così sostiene lo
Non sarà più ‘triste’ Riù, il gorilla-mascotte storica dello Zoosafari a Fasano. E potrà godersi la vecchiaia in compagnia. O almeno così sostiene lo Zoosafari di Fasano che si prepara ad affiancargli un esemplare femmina. Di Riù si è parlato tanto in queste settimane da quando l’associazione Meta Parma ha lanciato una petizione sul sito Change.org per chiederne la liberazione. E la mobilitazione ha portato finora alla sottoscrizione di oltre 140mila firme.Da anni l’animale è nei pensieri e nelle lotte degli ambientalisti che si battono affinché il gorilla ritorni a muoversi liberamente nelle sue terre d’origine. E già perché Riù è stato catturato in Africa quando era ancora un cucciolo. Dopo i primi anni trascorsi in un circo, nel 1994 Riù è arrivato a Fasano insieme al gorilla Pedro, con il quale ha condiviso la quotidianità fino al 2008, quando il suo compagno è morto per una malattia. Ora, dopo anni di solitudine, Riù non dovrebbe essere più solo e il 2023 potrebbe essere l’anno giusto.
“Avremo di nuovo degli incontri fondamentali – spiega il direttore della struttura Fabio Rausa – per portare finalmente a Riù una nuova compagnia, direi meglio una nuova compagna, probabilmente di pari età, per poter fare una vecchiaia più serena, più tranquilla in compagnia di un consimile”. Anche perché una sua liberazione non è un’ipotesi percorribile: “Occorre ribadire che Riù non è liberabile in natura – spiega Rausa – e non ci sono santuari od oasi che possano accogliere dei gorilla. Un esemplare anziano non può essere spostato dal suo habitat in maniera sconsiderata senza prima valutare i lati negativi di uno spostamento”.
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