La campagna di Pitti Filati 92, firmata dal regista Leonardo Corallini, ha come set un’opera dell’artista Edoardo Tresoldi PITTIWAY, tema dei prossim
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Ripartire è il desiderio di tutti, ma decidere la direzione, orientarsi, fare delle scelte non è semplice. Indicazioni, stimoli, sollecitazioni ed esigenze non sempre convergono, e il procedere non può essere lineare. Ci si muove, ci si blocca, ci si riavvia. Curvare, scartare, decelerare, accelerare, superare, fermarsi. Sono questi gli avvisi contrastanti che sembrano guidare i comportamenti di tutti noi, in un momento di grandi incertezze, ma che ha in sé la profonda voglia di muoversi. Gestire le proprie scelte, importanti e secondarie, finisce con tracciare percorsi, secondo una traiettoria personale che deve tener conto non solo delle emozioni e dell’esperienza, ma anche di nuovi strumenti: tools digitali, identità biometriche, algoritmi.
PITTIWAY sottolinea le tante scelte che siamo portati a valutare per uscire dal complicato ingorgo globale.
In questo momento non facile, ma anche creativo, innovativo, diverso, i saloni Pitti Immagine saranno una bussola per definire nuove direzioni, ipotizzare percorsi, considerare delle scelte per poi ripartire. In Fortezza ci saranno linee, frecce, curve, inversioni su cui surfare per andare veloci. Una segnaletica a volte contraddittoria che dimostra un’inesauribile energia: la stessa che porta verso nuove direzioni e, ancora tutte possibili, del futuro.
, Direttore generale di Pitti Immagine
Creare questo tema è stata una riflessione sulla particolare fase che stiamo vivendo tutti, anche la moda. Sono interessato al percorso umano, e a un guardaroba che rivela la sua profonda connessione con il momento storico. Anche scegliere come vestirsi significa intraprendere una direzione.
, Creative Director
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