Mercato immobiliare, in Puglia volano i prezzi degli affitti. E, come se non bastasse, i prezzi delle locazioni crescono più delle compravendite. È qu
Mercato immobiliare, in Puglia volano i prezzi degli affitti. E, come se non bastasse, i prezzi delle locazioni crescono più delle compravendite. È quello che emerge dal report realizzato dall’Osservatorio annuale di «Immobiliare.it», il portale immobiliare leader in Italia.
Il carovita generato dalla crisi che stiamo vivendo, insomma, ha avuto effetto un po’ su tutto: bollette, carburante, generi alimentari, e adesso anche i canoni di locazione. Quello pugliese è un mercato immobiliare che viaggia su due binari diversi: nel 2022, infatti, i prezzi delle compravendite sono cresciuti dell’1,3%, portandone la media regionale a 1.333 euro al metro quadro, mentre quelli per le locazioni vedono un incremento del 7,2% con un prezzo medio di 7,9 euro al metro quadro.
Bari è la città dove il mattone costa di più. Infatti, nonostante un andamento stabile dei prezzi (+0,3% nel 2022), Bari è nel Tacco d’Italia al primo posto tra i capoluoghi di provincia con i prezzi più «esclusivi» (nel senso più negativo del termine): 1.900 euro al metro quadro.
La maggior parte dei territori pugliesi vede i propri prezzi di vendita stabili o in crescita, mostrandosi in linea con l’andamento regionale. Per esempio nella BAT, a Trani, Andria e Barletta, il prezzo varia tra i 1.500 e i 1.300 euro al metro quadrato. Non mancano però alcune eccezioni, come il comune di Foggia che perde oltre 3 punti percentuali rispetto al 2021 (1.100 al metro quadrato) o la provincia di Taranto (-2,4%) che si conferma la città dove il mattone relativamente costa meno: una media di 960 euro al metro quadrato.
Emerge una situazione diversa per quanto riguarda la variazione annuale della domanda, con quella di acquisto che cresce del 3,2%, mentre quella di immobili in locazione si impenna rispetto al 2021, con un +29,2%. Gli andamenti dei due comparti tornano invece ad avvicinarsi nella brusca frenata dell’ultimo trimestre, dove entrambe si contraggono intorno al 5%
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