Manfredonia protagonista e vittorioso nella finale di andata di Coppa Italia

“Come le onde del nostro mare, nessuno ci potrà fermare”. Così come recitava lo striscione dei supporters della Gradinata Est, un Manfredonia impetuos

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Come le onde del nostro mare, nessuno ci potrà fermare”. Così come recitava lo striscione dei supporters della Gradinata Est, un Manfredonia impetuoso, al Madrepietra Stadium di Apricena, batte in modo perentorio il Manduria, per 3-0 nel match di andata della finale di Coppa Italia Eccellenza, davanti ad una splendida cornice di pubblico di categoria superiore.

Sipontini orfani di D’Aiello, biancoverdi del portiere Maraglino. De Candia manda dentro il neo acquisto Makota con Morra in prima linea. Branà risponde con Pignataro, come terminale offensivo, corteggiato anche dai dauni in fase di mercato.

Prevedibile fase di studio tra le due compagini nella parte iniziale dell’incontro, con leggera supremazia territoriale dei padroni di casa. Al primo affondo il Manfredonia sblocca il match, con un gran gesto tecnico di Montrone. Al 16′, infatti, sugli sviluppi di corner, il pallone finisce sui piedi del difensore biancoceleste che di prima intenzione, gira al volo in modo spettacolare e va ad esultare dai propri tifosi. Il Manduria reagisce e si rende subito pericoloso,  al 21′, con Calò che manda fuori da due passi. Clamorosa opportunità al 23′ per il Manfredonia, con Morra che salta Leone e defilato mette in mezzo per Bevilacqua che di testa scheggia la traversa, a porta quasi sguarnita. Biason e soci manovrano in ampiezza e mantengono il pallino del gioco alla ricerca della rete del raddoppio. Sventola proprio di capitan Biason, al 32′, che va di un soffio a lato. Il gol è nell’aria, Bevilacqua pennella un perfetto traversone che Morra, con un imperioso stacco, trasforma in rete. Manfredonia avanti 2-0. Chironi dice di no al diagonale di De Maria al 41′, pescato, però, in offside. Giambuzzi, al 44′, sfiora il tris, timbrando il montante con una splendida volée, dalla lunetta, a rimarcare la superiorità dei sipontini. Il terzo legno, giunge un minuto dopo, con una gran zuccata di Morra al 45′. Episodio che conclude la prima frazione sul punteggio di 2-0 per i garganici.

Branà manda dentro Fai, per provare a riaprire la contesa. Stessi undici per il Manfredonia. Il Manduria prova ad assumere un atteggiamento più propositivo, per realizzare il gol in trasferta, che per regolamento è ancora a valenza doppia ma i sipontini rallentano ritmi ed intensità e controllano agevolmente la gara. Flipper in area biancoverde al 58′ con Giambuzzi e Bevilacqua che non centrano il bersaglio. Turitto vede annullarsi il punto del 3-0, per presunta posizione di fuorigioco, al 60′. Il Donia è reattivo sulle seconde palle e ne ha di più, con pressing ed aggressività, che non permettono gioco facile agli ionici. Lopez, al 69′ sguscia via in area, fallo e rigore sacrosanto. Dal dischetto ci va Giambuzzi, che cala il tris, al 70′. Chironi esalta i suoi riflessi sulla conclusione velenosa di D’Ettore, al 77′. Leone è attento sul diagonale di Lopez. La banda De Candia disegna calcio con manovre avvolgenti e godibili per l’estetica, tra gli applausi dei tifosi sugli spalti. Giocata e doppio dribbling di Morra, murata da Leone in corner, al 86′. Con calma olimpica i sipontini congelano il match, fino al fischio finale e, tra i cori festanti degli ultras, portano a casa un risultato netto ed inequivocabile, ipotecando il trofeo, che si assegnerà nella gara di ritorno, a Manduria, il prossimo 5 febbraio.

Tabellini

Manfredonia: Chironi, Conticchio, Lobosco, Biason, Montrone, Giambuzzi, Bevilacqua (81′ Achik), Salvatore, Morra, Makota (60’Lopez), Turitto(75’Quitadamo). All. De Candia.

Manduria: Leone, Aquaro, Pino, Dorini (36’Coronese, 46′ Fai), Calò, Monopoli, D’Arcante(54′ Cavaliere), D’Ettore, Kouame, De Maria, Pignataro. All. Branà.

Reti:16′ Montrone, 32′ Morra, 70’Giambuzzi (rig).

Ammoniti: Montrone

Arbitro: sig. F.Sarcina sez. Barletta

Assistenti: sigg. F.Gorgoglione, G. Dellaquila sez. Barletta

 

fonte Sportivamente

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