Proseguono gli andamenti ondivaghi sulla rete carburanti. A muoversi due giorni fa è stato Ip tagliando di 1,5 centesimi i prezzi raccomandati di benz
Proseguono gli andamenti ondivaghi sulla rete carburanti. A muoversi due giorni fa è stato Ip tagliando di 1,5 centesimi i prezzi raccomandati di benzina e diesel, secondo quanto rileva Quotidiano energia. Questa mattina Q8 e Tamoil hanno aumentato di un centesimo al litro i prezzi consigliati di benzina e gasolio. Sul territorio, il monitoraggio dei prezzi praticati mostra medie poco mosse. Anche se le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi sono tornate a salire con il rischio di ripercussioni sul rifornimento alla pompa. Restano le pompe bianche (o distributori no logo) stazioni di rifornimento che non dipendono da una grande marca della distribuzione: si tratta di impianti indipendenti che praticano un prezzo più basso (attorno a una decina di centesimi al litro circa rispetto alla media) grazie soprattutto all’accorciamento della filiera distributiva.
Lieve calo dei prezzi
Sulla rete nazionale, in base all’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del Mimit aggiornati alle 8 del 12 gennaio,su circa 15mila impianti: benzina self service a 1,817 euro/litro (-3 millesimi, compagnie 1,819, pompe bianche 1,813), diesel a 1,871 euro/litro (-3, compagnie 1,872, pompe bianche 1,868). Benzina servito a 1,957 euro/litro (-4, compagnie 1,999, pompe bianche 1,873), diesel a 2,011 euro/litro (-4, compagnie 2,053, pompe bianche 1,926). Questi sono i prezzi sulle autostrade: benzina self service 1,904 euro/litro (servito 2,160), gasolio self service 1,953 euro/litro (servito 2,209)-
Mappa del caro-benzina, picchi in Puglia, Calabria e Sicilia
Malgrado ciò il gasolio servito viaggia ormai stabilmente a 2,4 euro al litro in molte regioni italiane. Non si tratta certo del prezzo medio nazionale, ma è indicativo del fatto che i prezzi alla pompa siano in alcuni casi ancora molto elevati. Nella mappa del caro-benzina elaborata dal Codacons sui dati presenti sulla pagina “Osservaprezzi carburanti” del ministero delle Imprese e del Made in Italy aggiornati al 12 gennaio, sul podio per il caro prezzi ci sono un impianto in Calabria sulla S.S. 19 nel Comune di S. Pietro Apostolo con benzina a 2,539 e diesel a 2,449; un distributore in Puglia a Taranto città con benzina a 2,399 e diesel 2,499 e un altro in Friuli Venezia Giulia a Pordenone con benzina la 2,405 e il diesel a 2,492
Le misure del governo e lo sciopero dei benzinai
Contro i fenomeni speculativi il governo ha messo in piedi un provvedimento che prevede tra l’altro l’obbligo di esporre, insieme al prezzo praticato, anche il prezzo medio giornaliero nazionale che il Ministero delle imprese calcolerà e pubblicherà non più settimanalmente ma quotidianamente. Per i distributori sulle autostrade, in particolare, verrà definita una soglia massima, calcolata in percentuale sul prezzo medio giornaliero. I gestori, dopo aver protestato decisamente – hanno parlato di “ondata di fango” – e aver proclamato uno sciopero, hanno poi deciso di congelare la protesta dopo l’incontro con il governo e il nuovo tavolo fissato per il 17 gennaio.
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