Covid: in Puglia in calo contagi e pressione su ospedali. Oms: «Mascherine al chiuso e in luoghi affollati»

Dopo tre settimane consecutive di risalita, tornano a rallentare vistosamente la pandemia Covid-19 in Puglia. E’ quanto emerge dal monitoraggio settim

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Dopo tre settimane consecutive di risalita, tornano a rallentare vistosamente la pandemia Covid-19 in Puglia. E’ quanto emerge dal monitoraggio settimanale del ministero: l’incidenza è passata da 284,7 casi ogni 100mila residenti del periodo 30 dicembre-5 gennaio a 191,4 casi tra il 6 e il 12 gennaio. Un rapporto inferiore anche alla settimana di rilevazione dal 23 al 29 dicembre scorsi. Cala anche la pressione sugli ospedali, attualmente il tasso di occupazione nei reparti di Medicina Covid è pari all’8,8 per cento, sotto la media nazionale; nelle terapie intensive l’occupazione dei posti letto è del 2,8%, inferiore alla media italiana pari al 3,1%.

Le mascherine “continuano ad essere uno strumento chiave contro il Covid-19: sono consigliate a seguito di una recente esposizione a Covid, quando qualcuno ha o sospetta di avere Covid, se si è ad alto rischio di Covid grave e per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Lo afferma l’Oms nel suo ultimo aggiornamento delle linee guida per il Covid su mascherine e cure. L’Oms continua a raccomandare l’uso delle mascherine “in situazioni specifiche e l’aggiornamento ne raccomanda l’uso indipendentemente dalla situazione epidemiologica locale, data l’attuale diffusione del Covid a livello globale”. Analogamente alle raccomandazioni precedenti, l’Oms avverte che ci sono altri casi in cui può essere suggerito l’uso della mascherina, sulla base di una valutazione del rischio. I fattori da considerare, afferma l’Oms, includono le tendenze epidemiologiche locali o l’aumento dei livelli di ospedalizzazione, i livelli di copertura vaccinale e di immunità nella comunità e il contesto in cui si trovano le persone. 

“Senza test stop isolamento sintomatici dopo 10 giorni”

L’Oms consiglia che un paziente Covid “possa essere dimesso dall’isolamento in anticipo se risulta negativo a un test antigenico rapido”. Senza test, per i pazienti con sintomi, le nuove linee guida dell’Oms suggeriscono 10 giorni di isolamento dalla data di insorgenza dei sintomi. In precedenza, l’Oms consigliava ai pazienti di essere dimessi 10 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi, più almeno altri tre giorni da quando i loro sintomi si erano risolti. Per coloro che risultano positivi al Covid ma non presentano alcun segno o sintomo, l’Oms suggerisce ora 5 giorni di isolamento in assenza di test, rispetto ai 10 giorni precedenti. L’isolamento delle persone con Covid, afferma nell’aggiornamento delle linee guida, “è un passo importante per impedire che altri vengano infettati. Questo può essere fatto a casa o in una struttura dedicata, come un ospedale o una clinica”. Le evidenze considerate dal gruppo di esperti dell’Oms per l’elaborazione delle linee guida hanno mostrato che “le persone senza sintomi hanno molte meno probabilità di trasmettere il virus rispetto a quelle con sintomi. Sebbene con una certezza molto bassa, le evidenze hanno anche mostrato – afferma l’Oms – che le persone con sintomi dimesse dall’isolamento al giorno 5 dopo l’insorgenza dei sintomi rischiavano di infettare tre volte più persone rispetto a quelle dimesse al giorno 10”.

Ecdc: Kraken dominante in Europa in 1-2 mesi

Intanto, l’Ecdc ha pubblicato oggi un documento in cui è scritto che la variante XBB.1.5 del Covid, comunemente ribatezzata ‘Kraken’, potrebbe diventare dominante nell’Ue nei prossimi 1-2 mesi. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) valuta il livello complessivo di rischio per l’Ue associato alla diffusione della variante Omicron XBB.1.5, ribattezzata Kraken, come basso per la popolazione generale. Il rischio è da moderato ad alto per le persone vulnerabili come gli anziani e le persone non vaccinate e immunocompromesse, a seconda della loro immunità contro Sars-CoV-2. “I modelli matematici dell’Ecdc – spiega una nota –  indicano che XBB1.5 potrebbe diventare dominante nell’Ue dopo uno o due mesi”. Al momento “non ci sono segnali che la gravità dell’infezione di XBB.1.5 sia diversa da quella dei sottotipi di Omicron circolanti in precedenza”. La proporzione di XBB.1.5 nell’Ue è stata inferiore al 2,5% nelle ultime due settimane del 2022 mentre negli Stati Uniti “XBB.1.5 si sta diffondendo il 12% più velocemente rispetto ad altre varianti in circolazione”.

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Contro Kraken valutare mascherine e telelavoro

Contro il rischio associato alla sottovariante XBB.1.5 di Sars-CoV-2, ‘Kraken’ sui social, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) suggerisce, fra le azioni consigliate alle autorità sanitarie pubbliche di Ue e Spazio economico europeo, di “prendere in considerazione interventi limitati nel tempo e non farmacologici come restare a casa in caso di malattia, telelavoro, uso appropriato di mascherine e buona ventilazione degli spazi interni”. E’ quanto si legge in un documento pubblicato dall’Ecdc sul rischio associato al sottolignaggio Omicron finito sotto i riflettori per la sua avanzata negli Usa. L’agenzia raccomanda inoltre di “mantenere o potenziare livelli adeguati di test e sequenziamento di Sars-CoV-2, secondo le soglie target indicate dalle linee guida Ecdc/Oms”, con una “condivisione tempestiva dei dati; mettere in campo adeguate attività di comunicazione del rischio, rivolte agli operatori sanitari e al pubblico, comprese informazioni sulle opzioni terapeutiche; migliorare l’aderenza tempestiva alla vaccinazione Covid-19, include le dosi di ciclo primario e di richiamo, secondo le linee guida nazionali; seguire le linee guida appropriate per la prevenzione e il controllo delle infezioni nelle strutture sanitarie”.
Iss: nessuna sequenza Kraken in Italia nell’ultima settimana. In totale meno di 10 casi identificati
Nell’ultima settimana di campionamento disponibile (02/01/2023 – 08/01/2023), in Italia non sono state depositate sequenze relative al sottolignaggio di Omicron  XBB.1.5, anche nota come Kraken. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e ministero della Salute sul Covid-19. In totale, in Italia il numero di casi dovuti al sottolignaggio Kraken sarebbero meno di una  decina.

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