Si può essere gialli, verdi, azzurri o rossi, di destra, sinistra o centro, ma a prescindere dalle simpatie politiche, un dato è oggettivamente chia
Si può essere gialli, verdi, azzurri o rossi, di destra, sinistra o centro, ma a prescindere dalle simpatie politiche, un dato è oggettivamente chiaro a tutti: mai la città di Manfredonia ha avuto un’amministrazione più impreparata e confusionaria alla sua guida.
Per venerdì 13 gennaio il sindaco Gianni Rotice ha convocato un incontro urgente con i “rappresentanti politici ed istituzionali che, ai vari livelli, sono espressione del nostro territorio, per avviare un’azione di lobby che scongiuri per sempre il pericolo di questo progetto desueto e assolutamente dannoso”. Al di là del gravissimo sgarbo istituzionale nel non invitare i Consiglieri comunali, io mi chiedo cos’abbia fatto il nostro sindaco dal suo insediamento ad oggi per fronteggiare la questione Energas, a parte convocare due o tre incontri urgenti, tra cui un consiglio comunale monotematico. Un buon amministratore avrebbe dovuto catapultarsi a Roma e chiedere conto personalmente delle decisioni del Governo, tanto più che ormai da ben quattro mesi è espressione della sua stessa maggioranza. Quanti tavoli istituzionali ha tenuto sul tema Energas? Quante comunicazioni ha inviato al Ministero? Che risposte ha ricevuto? Che interlocuzioni ci sono state da settembre ad oggi tra il suo mentore, l’onorevole Giandiego Gatta, ed il Consiglio dei Ministri?
Siamo stanchi delle convocazioni in emergenza dopo che la città si è espressa già sonoramente con una bocciatura plebiscitaria nel 2016 sull’insediamento del mega impianto Gpl a Manfredonia.
Non saranno semplici passerelle politiche a cambiare le carte in tavola e dispiace constatare che il suo staff continua a mal consigliarlo. A proposito, grazie per aver pubblicamente evidenziato con il comunicato-post ‘Incapaci o incompetenti?’ che a distanza di oltre un anno non sia stato speso per lo staff, cito testualmente, “neanche un centesimo di risorse pubbliche” e che la COSFEL non si sia ancora espressa sull’assunzione di addetto stampa e Capo di Gabinetto. Ciò evidenzia in maniera incontrovertibile che la loro presenza negli uffici del Comune, con proprie stanze e scrivanie e con la possibilità di accedere a documenti vari nonché riservati, è assolutamente vietata dalla legge.
Intanto, nell’approssimazione più assoluta, con una sfilata di Carnevale che rischia di sostituirsi alla via Crucis, una maggioranza spaccata dalle smanie da prima donna del nostro sindaco nella corsa alle provinciali, le migliorie nei parcheggi che si sono rivelate un flop e il sistema rifiuti che rischia di collassare, un consiglio mi sento di dare al nostro primo cittadino: se vuole evitare ulteriori danni, farebbe bene a dedicarsi più al suo ruolo istituzionale che a quello da imprenditore.
Come direbbe qualcuno, non ci resta che piangere, anche se visti gli innumerevoli selfie che da oltre un anno abbondano in questa città bellissima seppur piena di contraddizioni, viene spontaneo lanciare un nuovo slogan: sorridi, sei a Manfredonia!
Maria Teresa Valente
Capogruppo Consiliare CON Manfredonia
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