GARE E APPALTI.TWO IS MEGLIO CHE ONE

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Two is meglio che one, ovvero due è meglio di uno. Era questo il tormentone di una nota marca di gelati che forse avrà ispirato l’amministrazione Rotice che, per partecipare a bandi di gara riducendo i costi per il Comune di Manfredonia, anziché affidarsi ad una stazione appaltante ne ha scelte ben due. Peccato, però, che ciò attualmente non sia consentito dalle norme.

Nel Consiglio comunale del 28 dicembre abbiamo assistito, dunque, all’ennesimo pasticcio di una maggioranza che ha deciso di strafare approvando lo schema di convenzione alla CUC (Centrale Unica di Committenza) dell’Alto Tavoliere dopo aver rinnovato appena due mesi prima la convenzione con la SUA (Stazione Unica Appaltante) della Provincia di Foggia. Praticamente due soggetti diversi che si occupano della stessa cosa: assicurare trasparenza, regolarità e contenimento della spesa pubblica nella gestione degli appalti pubblici o per affidamenti dei lavori sotto una certa soglia.

Perché, dunque, approvare una nuova convenzione se ce n’era già un’altra in piedi? La delibera, scritta come ormai spesso accade con grossolani errori, fa cenno a questioni di ‘celerità’ della CUC dell’Alto Tavoliere che ha come capofila il Comune di Cerignola ed avrà un costo per il nostro ente di 18mila euro all’anno.

Nella stessa delibera, contestualmente all’approvazione della CUC, vi è la revoca di atti precedenti che possano trovarsi in contrasto. Peccato che la SUA fosse stata fortemente voluta dalla Prefettura di Foggia per le numerose ed importanti restrizioni al rischio di infiltrazioni mafiose, un passaggio che nella convenzione con il CUC manca completamente.

Ovvio che gli enti pubblici per legge debbano chiedere la certificazione antimafia ed a ciò non si sottrae nemmeno la CUC Alto Tavoliere, ma la SUA ha delle norme più stringenti in materia e per un Comune come Manfredonia, sotto la lente d’ingrandimento per quanto accaduto nel recente passato, sarebbe più congeniale.

Dopo aver esposto le mie perplessità, la risposta è stata sconcertante: l’amministrazione potrebbe tenerle entrambe e optare per l’una o per l’altra a seconda delle circostanze. Premesso che l’opzione ‘two is meglio che one’ al momento non è prevista dalla normativa, ma mi chiedo che risparmio potrebbe vantare il Comune di Manfredonia che pagherebbe 18mila euro all’anno alla CUC se poi alla SUA dovrebbe versare a parte (come riferito in Consiglio) in media altre 5mila euro per ogni gara.

Meglio sarebbe stato portare in aula una proposta più ragionata, ma forse era chiedere troppo ad una Maggioranza ancora incredibilmente impreparata, che ad oltre un anno di distanza continua ad inanellare una gaffe dopo l’altra.

Maria Teresa Valente
Capogruppo Consiliare CON Manfredonia

 

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