Il rischio corre sull’asfalto. Quello della strada statale 16 «Adriatica» che, dal km. 606,600 (dal confine con la Regione Molise - San Severo - svinc
Il rischio corre sull’asfalto. Quello della strada statale 16 «Adriatica» che, dal km. 606,600 (dal confine con la Regione Molise – San Severo – svincolo con la SS 673 presso Foggia) al km 1.000,040 (all’innesto con la SS 694 a Sud di Lecce – Otranto) attraversa tutta la Puglia con oltre 294 chilometri di lunghezza.
Anche a livello nazionale la strada statale Adriatica (SS 16) detiene il poco invidiabile record per essere l’arteria nazionale in cui si registrano il maggior numero di incidenti e decessi. Essa è la più lunga strada statale italiana, il cui percorso inizia a Padova e finisce a Otranto, per una lunghezza complessiva di circa mille chilometri attraverso sei regioni: Veneto, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia.
Purtroppo, però, specie nel Tacco d’Italia non passa giorno che la famigerata «statale della morte», come più volte è stata ribattezzata (ma, in passato, è stata anche etichettata come «statale della droga» e della prostituzione), torni a far parlare di sé, diventando protagonista di incidenti più o meno gravi, autentiche tragedie stradali con più automezzi coinvolti e, purtroppo, con una o più vittime. Nel 2022, secondo l’ultimo rapporto dell’Asset (Agenzia regionale strategica per lo sviluppo ecosostenibile del territorio), oltre che un aumento degli incidenti stradali (+16%) a livello regionale, la SS 16 si è confermata tra le strade più trafficate d’Italia (in particolare il tratto barese dove in media circolano quotidianamente 46mila veicoli secondo i dati Anas-Ministero dei Trasporti) e a forte tasso di incidenti.
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