La ‘gestione’ di Borgo Mezzanone finisce sul tavolo della Commissione regionale antimafia

La ‘gestione’ di Borgo Mezzanone finisce sul tavolo della Commissione regionale antimafia. L’audizione è stata richiesta dal gruppo regionale di Frate

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La ‘gestione’ di Borgo Mezzanone finisce sul tavolo della Commissione regionale antimafia. L’audizione è stata richiesta dal gruppo regionale di Fratelli d’Italia: il primo firmatario è il presidente della Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia, Renato Perrini. Nell’occasione verranno ascoltati i dirigenti Roberto Venneri e Antonio Tommasi.

“Nei giorni scorsi come Fratelli d’Italia avevamo chiesto chiarezza sulla gestione di Borgo Mezzanone tirato in ballo nelle inchieste giornalistiche sul deputato Soumaohoro. Pronta arriva la risposta del segretario generale della Giunta, Roberto Venneri: ‘La gestione compete in via esclusiva al Ministero dell’Interno’. E allora delle due l’una: o non dice il vero Venneri o a mentire fu il presidente Michele Emiliano il 21 maggio del 2021 nel corso della firma del Protocollo d’Intesa fra il Ministero dell’Interno, Regione Puglia e Prefettura di Foggia per la ‘riconversione del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo’ di Borgo Mezzanone, per un importo di circa 2 milioni e mezzo di euro, in aggiunta ai fondi del Prnn pari a 103 milioni di euro, per lo smantellamento dei ghetti foggiani”, si legge nella nota di FdI.

“In quell’occasione, infatti, Emiliano disse: ‘La Puglia come sapete, è una di quelle regioni che si prende anche qualche responsabilità fuori dalle proprie strette competenze e, attraverso il modello tipicamente foggiano, nato a casa Sankara delle foresterie in agricoltura, sta cercando di risolvere una problematica antica e complessa, prendendo in gestione l’ex Cara di Borgo Mezzanone per gestirlo secondo quel modello di gestione’. Infatti, pochi mesi dopo, il 12 ottobre 2021, la Regione Puglia erogò un finanziamento per la gestione del Lotto 1 per il valore di circa 698 mila euro, senza però l’indicazione del nome dell’aggiudicatario”.

Nella documentazione allegata fu indicata soltanto la dicitura ‘la presente è riservata ai soli operatori invitati dalla stazione appaltante – Regione Puglia’. “Quindi, a maggior ragione è necessario fare chiarezza su una vicenda poco trasparente e piuttosto nebulosa ed è per questo che come Fratelli d’Italia riteniamo che sia importante che al di là delle precisazioni striminzite rilasciate in un comunicato il dottor Roberto Venneri, in qualità di responsabile della struttura cui afferisce la Sezione sicurezza del cittadino, politiche per la migrazione ed antimafia sociale e il dirigente della Sezione stessa, Antonio Tommasi, vengano nella Commissione di studio e di inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata in Puglia al fine di avere contezza sull’operato della Regione Puglia con riferimento all’affidamento del servizio di gestione del Cara di Borgo Mezzanone.”

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