La Commissione europea conferma il vino e la carne nella lista dei cibi non dannosi e li inserisce nell’elenco dei prodotti beneficiari ogni anno dell
La Commissione europea conferma il vino e la carne nella lista dei cibi non dannosi e li inserisce nell’elenco dei prodotti beneficiari ogni anno delle risorse destinate alla promozione sui mercati esteri.
“Un’ottima notizia – commenta l’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia – per due importanti segmenti dell’agroalimentare che rischiavano non solo di essere tagliati fuori dai finanziamenti europei dedicati, ma anche di essere considerati ingiustamente nocivi per la salute umana. Parliamo piuttosto di alimenti che rientrano a pieno regime nella nostra dieta mediterranea, già inserita dall’Unesco nella lista del Patrimonio culturale Immateriale dell’Umanità. Nel caso specifico del vino, inoltre, anche alla luce delle ultime esternazioni dell’Oms contro alcuni prodotti, si rischiava di fare un grave passo indietro rispetto alle scelte prese in sede di discussione europea sul Cancer plan in cui si era assunto il principio della netta separazione tra consumo moderato e abuso di alcol. Sono soddisfatto di questa presa d’atto da parte della Commissione europea che, facendo prevalere il buon senso, tutela alcuni prodotti fiore all’occhiello del nostro sistema agroalimentare. La Puglia, in particolare, com’è noto, detiene un patrimonio di eccellenze vitivinicole e un sistema d’impresa sempre più all’avanguardia in cui si sta investendo notevolmente, in termini di promozione e valorizzazione, anche turistica, e questo grazie allo strettissimo legame tra vino e territorio. Saremo sempre vigili, sui tavoli nazionali ed europei, sulle scelte di quei criteri premiali per le imprese agroalimentari che si impegnano a tutelare e migliorare da sempre i prodotti, dando valore a tutta quanta la filiera. La costruzione di politiche a sostegno degli investimenti dedicati alle imprese è tra le azioni strategiche a difesa del nostro made in Puglia e di tutta quanta la nostra economia”.
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