È l’eroina del momento e si chiama Anastasiya Tomin (in foto), 26 anni, Infermiera del Servizio 118 dell’ASL di Foggia. Lei è nata a Leopoli (Lviv) in
È l’eroina del momento e si chiama Anastasiya Tomin (in foto), 26 anni, Infermiera del Servizio 118 dell’ASL di Foggia. Lei è nata a Leopoli (Lviv) in Ucraina, ma si è formata professionalmente in Italia.
L’altro giorno Anastasiya, iscritta all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Foggia, è stata artefice di un parto in casa assieme all’autista Marco Campanaro (Sanitaservice), al soccorritore Vincenzo Figurella (Sanitaservice) e ad un medico della Centrale Operativa del Servizio Emergenza Territoriale del Policlinico “Riuniti”.
Ricapitoliamo l’accaduto. L’infermiera, l’autista e il soccorritore sono di stanza presso la Postazione Emergenza Territoriale di Borgo Incoronata. Alle 7.45 hanno ricevuto l’allerta gialla dalla Centrale Operativa e, nonostante una gomma bucata, si sono precipitati con l’ambulanza a Foggia per assistere una mamma partoriente nella centralissima via Parini.
Arrivati sul posto i tre si sono accorti di essere di fronte ad una vera emergenza e che ci si doveva attivare per far nascere il bimbo in casa. Così Tomin, con l’aiuto dei suoi due colleghi e l’assistenza telefonica del Medico di Centrale, hanno iniziato le prima manovra mettendo dapprima in sicurezza la signora incinta. Nel frattempo era stata allertata anche l’Auto-Medica.
C’è voluto un attimo per passare dalla criticità della situazione ad “una emozione incredibile ed indescrivibile”. La donna era all’ottavo mese e mezzo ed aveva programmato con il ginecologo un apposito cesareo.
Il bimbo è nato sano nonostante la presenza del cordone ombelicale attorno al collo. La donna era al suo secondo parto.
Neonato e mamma hanno ricevuto così le cure di tutta l’équipe (Medico, Infermiere, Autisti e Soccorritore) ed è stata accompagnata per le verifiche del caso presso il Pronto Soccorso di Foggia.
Il tutto è durato circa una mezzora. Il papà ha assistito incredulo a tutta la scena assieme al primogenito, ringraziando sanitari e soccorritori del Servizio 118 per il tempestivo intervento e per aver “salvato la vita a mia moglie e a mio figlio; siete veramente degli eroi”. (fonte assocarenews.it)
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