“Non c’è alcun dubbio che l’attuale situazione degli uffici giudiziari foggiani non può andare avanti così”. Lo ha detto il procuratore capo Ludov
“Non c’è alcun dubbio che l’attuale situazione degli uffici giudiziari foggiani non può andare avanti così”. Lo ha detto il procuratore capo Ludovico Vaccaro intervenendo nel corso del Consiglio regionale monotematico sulla sicurezza nel Foggiano. Va anche detto che oltre alla chiusura, negli anni scorsi, dei tribunali distaccati, le aule sono travolte da centinaia di procedimenti evitabili, frutto di numerose querele temerarie che la stessa giustizia porta avanti inspiegabilmente invece di cassarle sul nascere.
Per Vaccaro “tutto parte dalla riforma della geografia giudiziaria del 2013. La legge dello Stato, che segue ovviamente una visione nazionale, ha soppresso alcuni tribunali e procure, tra cui nel nostro territorio la Procura di Lucera, e tutte le sezioni distaccate. Questo ha comportato che nel territorio della provincia di Foggia e del circondario di Foggia sono stati chiusi la Procura e il Tribunale di Lucera, le sezioni distaccate di Rodi Garganico e di Apricena, di San Severo, di Manfredonia, di Cerignola e di Trinitapoli. Questo fatto ha determinato anche che tutti i processi che pendevano e che prima si celebravano in queste Sezioni distaccate oggi si celebrano a Foggia, e il numero è cresciuto in maniera esponenziale”.
Il procuratore ha snocciolato alcuni dati: “Oggi – ha detto – sono pendenti circa 13.000 processi, per l’esattezza 12.250 davanti al giudice monocratico e oltre 500 davanti al Collegio. Un numero esorbitante. Soprattutto ciò che preoccupa è che le sopravvenienze, anno dopo anno, sono maggiori di quella che è la capacità di smaltimento del tribunale. Non è colpa di nessuno. Non certo dei giudici che non lavorano, perché, invece, lavorano. Piuttosto, è colpa di una serie di situazioni”. “Insomma, c’è una situazione negli uffici giudiziari che, a mio avviso, è insostenibile”, ha aggiunto. Secondo Vaccaro, “non è possibile celebrare i processi solo a Foggia. Non ce la fa la struttura. Occorre nuovamente celebrare i processi a San Severo, a Cerignola, a Manfredonia”. “Dobbiamo fare in modo che in questa provincia i processi si possano celebrare sturando quel tappo, quell’imbuto che si è creato nel corso degli anni. Questo è il mio, se volete, grido accorato”.
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