«Una bella notizia. Si è concluso con successo il lavoro portato avanti dalla Regione Puglia per programmare le nuove linee di intervento legate a
«Una bella notizia. Si è concluso con successo il lavoro portato avanti dalla Regione Puglia per programmare le nuove linee di intervento legate ai fondi strutturali. Parliamo di 5,5 miliardi di euro in arrivo nella nostra regione, che saranno impiegati per sostenere la transizione ecologica, energetica e digitale, e per promuovere uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale». Esordisce così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commentando l’approvazione della Commissione Europea dei programmi operativi per l’impiego del Fondo europeo per lo sviluppo regionale.«Sono risorse – ha aggiunto – che destineremo a imprese, lavoratori, giovani, donne, amministrazioni territoriali e che contribuiranno concretamente allo sviluppo e alla crescita del mercato del lavoro, della conoscenza e dei saperi, dell’inclusione e della parità di genere». «Con l’approvazione da parte della Commissione europea del programma regionale 2021-27 possiamo proseguire – ha concluso Emiliano – il grande lavoro di questi anni per rendere la nostra regione sempre più accogliente e attrattiva, una terra dove è bello vivere, lavorare, studiare, investire, realizzare sogni e aspirazioni».
Durante la trasmissione Metropolis, il governatore ha invece commentato a proposito di un eventuale presidenzialismo: «Oggi la notizia più grave non è l’autonomia, che è già andata un po’ in soffitta – ha detto il governatore nonché vice presidente della Conferenza delle Regioni -, ma che il governo di destra ha detto alla Lega se volete che noi continuiamo a pensare a questa storia di darvi qualche potere in più, l’unico modo è che trasformiate la Repubblica da parlamentare a presidenziale. E di Repubblica presidenziale parlava già Almirante».
«Il disegno oggi è chiaro, la riunione fatta alla Camera ha tecnicamente affondato la riforma Calderoli. Nella bozza si sosteneva che il parlamento non avrebbe potuto intervenire su queste intese come se fossero trattati internazionali. Oggi si è svelato tutto il meccanismo e il patto anti democratico. In altre parole – continua Emiliano parlando di autonomia – il governo Meloni immagina di mettere insieme l’autonomia differenziata al presidenzialismo». «C’è il disegno dopo 70 anni – ha aggiunto – di ridurre gli spazi di democrazia, fanno fuori i bilanciamenti che la Presidenza della Repubblica assicura e consentono alle regioni di tornare indietro a prima del Risorgimento».
«Ieri ho detto al ministro Calderoli che immaginare che il parlamento possa limitarsi ad una mera approvazione di una intesa tra le singole Regioni e il governo è una cosa incostituzionale. L’ho detto – conclude – dopo aver approfondito e con motivazioni tecniche».
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