Il caro vita è uno tsunami e colpisce soprattutto le famiglie. A Manfredonia la nutrita pattuglia dei lavoratori socialmente utili che dopo la stabili
Il caro vita è uno tsunami e colpisce soprattutto le famiglie. A Manfredonia la nutrita pattuglia dei lavoratori socialmente utili che dopo la stabilizzazione si son visti ridurre lo stipendio da 600 a 480 euro mensili. “Con un uno stipendio ridicolo come il nostro non riusciamo ad andare avanti. O paghiamo le bollette o compriamo il pane. Ci troviamo di fronte ad una serie di aumenti del costo della vita, poi le bollette del gas e della luce, il fitto di casa ed ora anche la tassa sui rifiuti. Non sappiamo come fare. Dobbiamo andare a rubare per pagare? Personalmente – ci racconta Michele – prima della stabilizzazione lavoravo all’ASE e percepivo uno stipendio di 602 euro al mese che con le dovute integrazioni mi consentiva di arrivare a guadagnare quasi 1000 euro. Oggi, invece, ci hanno ridotto le ore lavorative portandole a sole 12 ore settimanali. Un disastro”.Con i lavoratori, anche l’avvocato Ciro Del Nobile. “Una situazione difficile che si trascina da decenni e che evidentemente non si vuole migliorare. Oggi occorre un impegno forte delle istituzioni per garantire a questa gente uno stipendio decente. Queste persone non riescono a pagare le bollette i cui costi sono anche triplicati. La politica non può fare finta di niente. Urge un provvedimento immediato attraverso i Servizi sociali del Comune di Manfredonia. Anche a voler rateizzare, non ce la possono fare a pagare”.
Saverio Serlenga
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