Manfredonia: “Art Rider”, nella terra dei Dauni

Una terra misteriosa che si estende dalla Puglia fino ad arrivare al confine con la Basilicata e la Campania: è la Daunia, protagonista del viaggi

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Rai 5 Art Rider - Serie 3 Puntata 3 - Da Manfredonia a Venosa

Una terra misteriosa che si estende dalla Puglia fino ad arrivare al confine con la Basilicata e la Campania: è la Daunia, protagonista del viaggio del giovane archeologo Andrea Angelucci e di “Art Rider”, in onda mercoledì 9 novembre alle 21.15 in prima visione su Rai 5. Abitata anticamente dai Dauni, una popolazione preromana, nel corso dei secoli è stata colonizzata da romani, bizantini, longobardi, svevi, angioini, aragonesi. E ognuno ha lasciato il segno della loro presenza. Una terra lontana dalle rotte più turistiche di queste regioni e dove, nel corso dei millenni, culture diversissime tra loro sono riuscite a creare una storia con un’identità unica, e carica di arte e tradizioni. Prima tappa, Manfredonia, città ricca di storia e di tesori d’arte. Qui si trova la fortezza sveva angioina che domina il porto, utilizzata nei secoli in modi diversi, da prigione a orfanotrofio militare. Ora è un museo statale e ospita testimonianze del popolo dei Dauni, come le stele di uso funerario. Alle porte di Manfredonia, poi, la zona archeologica romana di Siponto da cui si prosegue per Lucera, importante centro daunio: qui i romani istituirono una colonia di diritto latino per iniziare a controllare i territori occupati e, in epoca augustea, edificarono un anfiteatro che si può visitare. Nel centro storico di Lucera ci sono vicoli strettissimi, e quello della Ciacianella è tra i più stretti del mondo, ma imperdibili anche la cattedrale gotica e – insieme allo storico dell’arte Simone De Troia – la fortezza sveva angioina. Dopo Lucera Andrea Angelucci arriva a Troia dove spicca, tra le tante meraviglie, la cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta in cui si fondono romanico italiano, influssi bizantini e suggestioni orientali, e il cui museo ospita preziose pergamene, illustrati dalla studiosa Anna Maria Martino.
Nuova tappa, Ascolti Satriano, dove è stata ritrovata una celebre scultura del IV secolo a. C., i Grifoni. Depredata da scavatori clandestini, è stata ritrovata negli Stati Uniti e ora è tornata nel luogo d’origine, come ricorda Italo Maria Muntoni, archeologo e funzionario della Sovrintendenza.
Si passa, infine, alla Basilicata, alla scoperta di Venosa. Ma sul cammino si visita anche la collina in località La Maddalena che contiene un tesoro culturale caro alla comunità ebraica. Qui si trova infatti una grande catacomba ebraica. Ci sono due gallerie principali e tante gallerie laterali con loculi, alcuni piccolissimi per accogliere i non nati e neonati. Punto d’arrivo è il complesso della santissima Trinità poco fuori Venosa, formato da una chiesa antica, una chiesa nuova e un battistero. Qui si vedono tutte le stratificazioni storiche di Venosa. La parte romana, quella paleocristiana, longobarda e normanna.

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