Asl Foggia. Sospetta contaminazione di Listeria

Aseguito dell’allerta emanata dal Nodo Regionale del S.a.r.a.m. (Sistema di Allerta Rapido per gli Alimenti e Mangimi) della Regione Puglia, anche il

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Aseguito dell’allerta emanata dal Nodo Regionale del S.a.r.a.m. (Sistema di Allerta Rapido per gli Alimenti e Mangimi) della Regione Puglia, anche il Servizio Veterinario di Igiene degli Alimenti di Origine Animale della Asl Foggia ha avviato una capillare attività di controllo, verifica e ritiro di prodotti alimentari con sospetta contaminazione da Listeria.

I dirigenti veterinari e i tecnici della prevenzione hanno, così, ispezionato, nei giorni scorsi, circa 320 esercizi, fra depositi, supermercati, alimentari, macellerie e attività di ristorazione su tutto il territorio provinciale. L’azione di controllo ha riguardato diversi lotti di wurstel che, sottoposti a sequestro cautelativo, sono stati ritirati dal circuito di vendita e di somministrazione. Il sequestro in via cautelativa dei lotti indicati ha la finalità di tutelare la salute ed evitare possibili focolai della malattia alimentare.

La capacità della Listeria monocytogenes di crescere e riprodursi a temperature variabili (da quella di refrigerazione fino a 45C°) e la sua capacità di resistere su substrati salati e con Ph acido, lo rendono un batterio molto resistente alle varie condizioni ambientali. In condizioni favorevoli può crescere nell’alimento contaminato fino a raggiungere concentrazioni pericolose per l’uomo.

Rappresenta un pericolo maggiore se presente nei prodotti pronti al consumo (Read to Eat) e in quelli con una lunga vita commerciale (shelf-life), mantenuti a temperature di refrigerazione per lungo tempo (salmone affumicato, hot dog, formaggio a pasta molle, formaggi freschi erborinati, etc.).

L’infezione può manifestarsi sotto due forme: una gastroenterica con manifestazioni di febbre, vomito e diarrea trascorse 24h dall’ingestione dell’alimento contaminato; l’altra, più grave e sistemica, insorge dopo dieci o più giorni di incubazione, con sintomatologia neurologica (meningite e sepsi).

I soggetti più a rischio sono però le persone con compromissione del sistema immunitario come i pazienti oncologici, diabetici, i pazienti con infezione da HIV, le persone anziane, i neonati, le donne in gravidanza.

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