Puglia, liste d’attesa: per Fdi condizioni da terzo mondo

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«Avremmo preferito vivere in una Regione in cui i problemi venissero risolti anziché dover attendere che le leggi vengano applicate. L’affanno delle liste d’attesa porta la Puglia ad una condizione da terzo mondo: pazienti oncologici che devono prenotare un controllo hanno la prima data disponibile a distanza di molto – troppo- tempo e sono costretti ad andare a controlli privati a pagamento». E’ la critica mossa dal gruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale pugliese durante una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Michele Picaro e Renato Perrini. «L’assenza totale di un piano di abbattimento delle liste d’attesa – sostiene Fdi – celato ancora dietro il pretesto del covid, non solo è un fallimento della regione sul piano sanitario ma anche sul piano umano. Per questo intendiamo collaborare con il governo regionale al fine di risolvere il problema; chiediamo quindi al presidente Emiliano e all’assessore Palese di valutare le proposte del gruppo di Fratelli d’Italia: acquistare prestazioni extra budget da strutture private oppure ampliare orari, anche notturni, al fine di smaltire le liste, soluzione supportata dalla relazione della Corte dei conti che stabilisce che, sebbene la Regione Puglia sia in disavanzo, ciò non impedisce la possibilità di incrementare il budget per le spese obbligatorie e per le garanzie di Lea».

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La replica dell’assessore alla Sanità, Rocco Palese

«La Regione Puglia ha raggiunto una percentuale di prestazioni in linea con quanto previsto nel Piano di recupero liste di attesa, con un effettivo recupero delle prestazioni in lista d’attesa ed un corretto allineamento tra il programmato e l’erogato”: lo dichiara l’assessore regionale alla Sanità pugliese, Rocco Palese, al termine dell’incontro tecnico convocato dal ministero della Salute sugli adempimenti per il Piano di recupero per le liste d’attesa. «Per quanto attiene il Piano di recupero liste d’attesa presentato – spiega Palese – e le relative schede di monitoraggio trimestrale contenenti i dati trasmessi dalle aziende del servizio sanitario regionale, la Puglia ha raggiunto una percentuale di erogazione in linea con quanto riportato nel Piano regionale». Sono state erogate nel corso del primo semestre di quest’anno 6.723 prestazioni ospedaliere, è stato recuperato il 27% dei ricoveri chirurgici programmati nel Piano e 121.976 prestazioni di specialistica ambulatoriale (prime visite e visite di controllo, chirurgia ambulatoriale, prestazioni monitorate dal PNLA ed esigenze regionali) pari al 46%. Con riferimento ai dati relativi gli screening, la Regione ha comunicato di aver posto in essere, nel corso del trimestre in corso, tutti gli adempimenti necessari all’erogazione delle prestazioni dando conferma che tali dati saranno rendicontati nel monitoraggio del terzo trimestre. Pertanto l’incontro si è concluso con una valutazione positiva per la Regione Puglia, dice Palese. «La nostra attenzione rispetto alla questione liste d’attesa è massima – conclude – la Regione sta facendo la sua parte per recuperare le prestazioni che si sono accumulate durante il periodo pandemico. Il problema di fondo rimane il divario di personale sanitario e risorse che la Puglia, così come altre regioni del Sud, patisce rispetto alle regioni del Nord, in proporzione agli abitanti».

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