Tre giovani vite spezzate a Cerignola in circostanze drammatiche nel giro di 72 ore. Con un post su Facebook l'assessore comunale alla Sicurezza, Tere
Tre giovani vite spezzate a Cerignola in circostanze drammatiche nel giro di 72 ore. Con un post su Facebook l’assessore comunale alla Sicurezza, Teresa Cicolella, commenta così gli ultimi gravi accadimenti che hanno lasciato sgomenti i cittadini. “Tre giorni dolorosi per la nostra città che vede tre giovani vite spezzate e tre famiglie devastate. Un dolore immenso”:
Hanno perso la vita l’operaio metalmeccanico di 37 anni, Vito Cannone, morto nel pomeriggio del 14 ottobre dopo esser precipitato da una pala eolica presso la quale stava effettuando dei lavori di manutenzione, in agro di Ordona
Ieri, sabato 15 ottobre, tra Mattinata e Vignanotica. per via di un incidente stradale tra un’auto di grossa cilindrata e una moto, è deceduto il 47enne Nicola Difrancesco.
Il 13 ottobre, sul sedile posteriore di una Jeep, a Cesinale in provincia di Avellino, era stato trovato senza vita il corpo del 31 enne Givanni Rinaldi nato a Molfetta ma residente a Cerignola, morto durante il conflitto a fuoco tra gli agenti di polizia e gli occupanti di un’auto, tra cui la vittima, evidentemente colpito da colpi d’arma da fuoco durante la fuga. Un altro periodo così drammatico risale ai mesi di febbraio, marzo e aprile quando la città ofantina, in tre mesi, fu travolta dalle morti di Vito Mauro Manduano, autista soccorritore del 118 in servizio al policlinico Riuniti di Foggia, morto sulla Statale 673 alle porte di Cerignola il 22 febbraio. Di Giuseppe Pugliese, 35enne padre di due figli, salito alla casa del padre il 22 marzo sul tratto della Statale 16 tra Cerignola a Canosa. E di Rossella Cucchiarale, 25 anni, deceduta alle porte di San Ferdinando di Puglia.
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