I prezzi dei carburanti non sono passati indenni ai rialzi delle quotazioni del petrolio. La decisione dell’Opec di tagliare la produzione, nonostante
I prezzi dei carburanti non sono passati indenni ai rialzi delle quotazioni del petrolio. La decisione dell’Opec di tagliare la produzione, nonostante la netta opposizione degli Stati Uniti, ha fatto impennare la scorsa settimana il prezzo del greggio, con riflessi immediati sui prodotti raffinati e sui listini dei distributori che sono tornati a salire visibilmente. Il weekend è stato dunque all’insegna dei rialzi sia per la verde, che al self è arrivata a sfiorare 1,7 euro al litro, che per il diesel. Il gasolio, che in questi mesi è sceso meno rapidamente e in modo meno consistente rispetto alla benzina, è tornato abbondantemente sopra quota 1,8 euro al litro.
Il rialzo dei prezzi di benzina e diesel
Secondo le rilevazioni di Quotidiano energia, il prezzo medio nazionale della benzina fai da te è infatti a 1,690 euro al litro, in deciso aumento rispetto a 1,656 euro rilevato venerdì, con alcuni marchi anche a 1,708 euro. Il prezzo nazionale del diesel sempre al self service è invece di 1,836 euro, con un balzo ancora più evidente rispetto alla media di 1,765 euro di venerdì scorso. Il 10 ottobre, peraltro, le compagnie hanno mosso i prezzi raccomandati – Eni ha alzato di 3 centesimi il diesel, IP di 3 centesimi il diesel e la benzina, Q8 di 3 cent la benzina e di 4 il diesel, Tamoil di 1 cent il diesel – ma i rialzi, sottolinea Qe, devono essere ancora pienamente recepiti sulla rete.
Taglio delle accise sulle benzina esteso fino al 31 ottobre
Il che significa che nei prossimi giorni – in attesa del nuovo decreto ministeriale di proroga del taglio delle accise anche a novembre – il rifornimento potrebbe costare ancora qualcosa in più. Il decreto Aiuti-Ter in considerazione del perdurare degli effetti economici derivanti dall’eccezionale incremento dei prezzi dei prodotti energetici, estende dal 18 ottobre 2022 al 31 ottobre 2022 il taglio delle accise su benzina, gasolio e gpl. Mentre l’aliquota Iva applicata al gas naturale usato per autotrazione è stabilita nella misura del 5 per cento
Le ripercussioni sui consumatori
L’aumento del costo del rifornimento rappresenta, secondo il Codacons, un grave rischio per la spesa degli italiani, non solo degli automobilisti. L’associazione segnala infatti come l’85% delle merci distribuite in Italia viaggi su gomma, con un effetto a catena tra il prezzo dei carburanti e quello dei prodotti alimentari e non.
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