Meno di un quinto dei percettori del reddito di cittadinanza “occupabili” ha un posto di lavoro: il 18,8%. A sottoscrivere il patto per il lavoro pres
Meno di un quinto dei percettori del reddito di cittadinanza “occupabili” ha un posto di lavoro: il 18,8%. A sottoscrivere il patto per il lavoro presso il centro per l’impiego, il primo passaggio di politica attiva, si sono presentati meno della metà (42,5%) di quanti erano tenuti a farlo. Sono i numeri che emergono dal monitoraggio di Anpal, che non riguarda l’intera platea di beneficiari del Rdc che al 30 giugno era di un milione di nuclei familiari con 2,3 milioni di persone, tra i quali la gran parte è destinataria solo del sostegno al reddito, ma si focalizza sui 920mila percettori considerati in grado di lavorare.
Tra i 920mila beneficiari del Reddito di Cittadinanza indirizzati ai servizi per il lavoro, in 660mila (71,8%) sono stati ritenuti “occupabili” e dunque soggetti alla sottoscrizione del Patto per il lavoro. La differenza tra i due numeri dipende dal fatto che una volta convocati nei centri per l’impiego, dal primo colloquio una quota di percettori del Rdc è stata esonerata dagli obblighi di condizionalità (7,3%), un’altra rinviata ai servizi sociali (2,1%).
Il 57,5% non si è presentato al centro per l’impiego per firmare il Patto
Ma tra i 660mila la quota di utenti presi in carico, ovvero che hanno sottoscritto il Patto (o sono comunque impegnati in esperienze di tirocinio extracurricolare) è pari a poco più di 280 mila (+42,5%), con un’incidenza minore nelle regioni meridionali. Vale a dire che in 380mila (57,5%) non si sono presentati all’appello nel centro per l’impiego per collaborare con l’operatore addetto alla redazione del bilancio delle competenze e rispettare gli impegni previsti (accettare almeno una di due offerte di lavoro congrue).
In 173mila occupati pur percependo il reddito di cittadinanza
Non vi è alcuna evidenza che per i 173mila che lavorano (18,8%), l’occupazione sia stata trovata grazie ai servizi offerti dal centro per l’impiego, o per altri canali (relazioni parentali, amicizie). Si tratta comunque di woorking poor, perché per percepire il Rdc bisogna avere un reddito familiare inferiore a 6mila euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza (che si calcola in base al numero di componenti del nucleo familiare), la soglia del reddito è elevata a 9.360 euro se il nucleo familiare risiede in una abitazione in affitto.
COMMENTI