Boom di risonanze e tac al Riuniti di Foggia, crescita fino al 60%. “Siamo ai vertici in Italia”

Al Policlinico “Riuniti” di Foggia negli ultimi mesi gli esami radiologici sono cresciuti del 15% (con punte del +60% per le risonanze magnetiche e +2

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Al Policlinico “Riuniti” di Foggia negli ultimi mesi gli esami radiologici sono cresciuti del 15% (con punte del +60% per le risonanze magnetiche e +20% per le Tac) con un sostanziale incremento di prestazioni recuperate dopo la pandemia. Lo fa sapere il direttore del dipartimento di Diagnostica per immagini, Luca Macarini.

Si registrano 1.012 ricoveri chirurgici in più nei primi nove mesi di quest’anno rispetto allo stesso periodo del 2021. Nell’ultimo anno inoltre, aggiungono, “è stato realizzato un importante aggiornamento tecnologico delle grandi macchine con l’acquisizione di nuovi apparecchi Tc e Rm, oltre a nuovi apparecchi radiologici ed ecografici in grado di eseguire scansioni e ricostruzioni tridimensionali di grande aiuto nella pratica clinica quotidiana”. “Con queste macchine – spiegano – è possibile effettuare esami di altissimo livello che pongono la Radiologia di Foggia ai vertici del panorama nazionale. Le nuove tecnologie determinano anche un incremento dell’attrattiva del Polo ospedaliero-universitario che incide sul maggior numero di  richieste che prevengono al Cup del nosocomio di Foggia. Si registra anche una crescita del numero dei pazienti ricoverati rispetto agli scorsi anni che assorbe risorse radiologiche da erogare in tempi strettissimi. Anche l’attività di pronto soccorso erode risorse radiologiche. Assicurare ogni giorno dalle 30 alle 50 Tac in regime di urgenza ha imposto una guardia attiva con un medico radiologo sempre presente nell’arco delle 24 ore.

E questa è una dotazione di sicurezza obbligatoria per un Dipartimento di emergenza di secondo livello come è il Pronto soccorso di Foggia. In buona sostanza tutte le attività delle varie Strutture di Radiologia del Policlinico assorbono gran parte dell’orario di servizio del personale con carichi di lavoro impegnativi, e rivolti principalmente ai pazienti ricoverati nei reparti, a quelli che effettuano prestazioni in Day-hospital, alle sale operatorie e al Pronto Soccorso”.

Per quanto riguarda i pazienti oncologici Macarini sottolinea, inoltre, che il Policlinico di Foggia “ha attivato percorsi radiologici dedicati a pazienti con patologie oncologiche, neurologiche, cardiache, gastroenterologiche e muscolo-scheletriche. Questi percorsi, che vengono costantemente aggiornati  rientrano in un processo di razionalizzazione e controllo della domanda di esami radiologici specialistici sulla base della patologia, avviato negli ultimi anni dall’azienda ospedaliera universitaria”.

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A chi è affetto da tumore, poi, è dedicato il COrO, il Centro di Orientamento Oncologico che prende in carico il paziente dalla prima diagnosi al follow-up e coordina la prenotazione di tutti gli esami radiologici. Nella grandissima maggioranza dei casi ai pazienti oncologici gli esami vengono correttamente inseriti per il follow-up a tre/sei mesi e talvolta anche a intervalli più lunghi. Per la prima diagnosi invece si programmano immediatamente”.

“È bene aggiungere – concludono – che l’Ufficio relazioni con il pubblico segnala al Dipartimento di Diagnostica per immagini tutte le situazioni di pazienti che non siano riusciti ad accedere a uno dei percorsi di prenotazione e per i quali debbano essere eseguiti esami radiologici in tempi brevi. Per quanto riguarda, infine, l’Alpi, l’attività libero professionale a pagamento svolta dai medici in ospedale, si tratta di uno strumento con il quale il personale mette a disposizione la propria professionalità al di fuori dell’orario di servizio mentre l’ospedale mette a disposizione le tecnologie d’avanguardia di cui è dotato assicurando ai pazienti la medesima qualità dei servizi. Un’attività che va a integrare le prestazioni offerte e non a ridurle”.

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