L’agonia di un Ospedale e l’indignazione di un’intera comunità

L’Associazione “Manfredonia Nuova” da aprile ad oggi, appena la pandemia ha allentato la sua morsa, oltre a registrare le lamentele denunciate dai cit

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L’Associazione “Manfredonia Nuova” da aprile ad oggi, appena la pandemia ha allentato la sua morsa, oltre a registrare le lamentele denunciate dai cittadini, abbiamo iniziato un’indagine per cercare di capire meglio qual è la reale situazione del nostro nosocomio “San Camillo de Lellis”. Alcuni di noi, armati di taccuino, hanno avvicinato e ascoltato, fuori e dentro il presidio,le esperienze vissute nell’ambito ospedaliero

Diabetici gravi ci hanno riferito che da un giorno all’altro non hanno avuto più il dottore che li curava con competenza e dedizione, anziani che aspettano da mesi un ricovero per un intervento di ernia, sempre mesi di attesa per prenotare visite ed esami specialistici, chi si è visto negare esami radiologici importanti con il pretesto che erano guasti i macchinari, e tanto altro ancora…

Assodata la carenza cronica di medici, personale infermieristico e operatori socio sanitari, il dato che più inquieta sembra essere la disorganizzazione dei servizi e la mancanza di una direzione efficiente ed efficace nel dare risposte adeguate ai bisogni di cura.

A reparti che  funzionano benissimo, dove però il personale medico e infermieristico non viene messo nella condizione di svolgere al meglio il proprio lavoro, ve ne sono altri che, registrano diverse criticità e vere e proprie disfunzioni.

Nella struttura ospedaliera territoriale di Manfredonia sono stati investiti milioni di euro per l’ampliamento delle opere murarie e l’adeguamento di quelle esistenti, per l’impiantistica, gli arredi, l’acquisto di apparecchiature diagnostiche all’avanguardia.

Pertanto le risorse “strumentali” a disposizione sono adeguate. Mancano le risorse umane – in particolare medici –  per garantire condizioni operative, prestazioni e livelli di assistenza tali da non dover ricorrere continuamente ad altri nosocomi anche per interventi di routine, come avviene oggi. Tutto ciò in spregio dei tanti poveri, anziani e persone sole che, a causa della desertificazione economica e demografica, non possono contare sugli aiuti dei parenti e non possono permettersi di rivolgersi alle strutture private, oppure agli ospedali lontani da casa

Non parliamo poi delle prestazioni sanitarie specialistiche, erogate dai servizi territoriali, per le quali, come abbiamo già accennato, bisogna attendere mesi o anni, oppure non sono erogate affatto, perché manca lo specialista.

Ci domandiamo: perché il Direttore Generale e il Direttore Sanitario dell’ASL – che conoscono benissimo queste disfunzioni non intervengono? …perché i politici nulla o poco hanno  fatto in concreto per potenziare e tutelare il nostro ospedale.

Come Associazione abbiamo chiesto, un incontro urgente con il Direttore Sanitario del San Camillo DeLellis, il dott. Talarico Serafino e il Direttore Amministrativo Ciavarella Pierpaolo per un confronto sulle rimostranze raccolte al fine di offrire le soluzioni possibili ai bisogni di cura della cittadinanza,

Manfredonia, 23 settembre 2022                                                La Presidente

                                                                                                     Iolanda D’Errico

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