SULLE PRIME c’è stato un certo sconcerto nel vedere l’ingresso della chiesa chiusa con catena e lucchetto. Anche questo evidentemente un segno dei
SULLE PRIME c’è stato un certo sconcerto nel vedere l’ingresso della chiesa chiusa con catena e lucchetto. Anche questo evidentemente un segno dei tempi. Non fa parte di nessuna liturgia ma l’apposizione di una solida catena serrata da un robusto lucchetto, per bloccare l’entrata della chiesa della Santissima Trinità, alla periferia est della città, non lo si era nemmeno immaginato.
L’INSOLITA iniziativa è dello stesso parroco don Matteo Vivabene, da poco subentrato nell’amministrazione della parrocchia, a don Giovanni Granatiero passato alla Cattedrale. «Una necessaria precauzione – spiega don Matteo – per evitare il ripetersi di atti vandalici effettuati mentre la chiesa era aperta ai fedeli».
UNA PRECAUZIONE che, superato l’iniziale stupore, è stata accolta favorevolmente anche dai fedeli che hanno sia pure a malincuore compreso l’adozione di misure di sicurezza attuate dal sacerdote a protezione della chiesa dalla possibile azione di malintenzionati.
LA PARROCCHIA della Santissima Trinità è stata eretta canonicamente nel 1997 ed è rimasta allocata in un pianterreno fino al 2007 quando è stata completata la costruzione della nuova chiesa che si affaccia su via Dante Alighieri nel popoloso quartiere di Monticchio.
mic.ap.
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