Export, andamento lento: la Puglia in timida ripresa

La pandemia di coronavirus ha inciso parecchio, in negativo, sull’export pugliese: nel post Covid (2019-2020), la regione ha registrato un calo delle

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Cipolla Bianca di Margherita Igp e Università di Foggia: parte il progetto “Cipomar”.

La pandemia di coronavirus ha inciso parecchio, in negativo, sull’export pugliese: nel post Covid (2019-2020), la regione ha registrato un calo delle esportazioni del 12%, superiore alla media nazionale dell’8% e doppio rispetto alla media delle regioni del Sud (-6%). I settori più colpiti dalla flessione delle esportazioni sono quelli dei metalli (-40,4%, -252 milioni), altri mezzi di trasporto (-25,4%, -194 milioni), farmaceutica (-19.9%, -179 milioni), macchinari (-9,4% -111 milioni) e autoveicoli (-1,7% -22 milioni). Il settore metallurgico risultava già in difficoltà per via del calo della produzione dell’impianto di Taranto nell’ultimo decennio. Ad affermarlo è il rapporto Ice 2021-2022, che apre un focus sulle esportazioni pugliesi: struttura, caratteristiche, potenzialità.

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