Bonus 200 euro autonomi: ecco a che punto siamo. Il dubbio che le risorse non bastino per tutti

Oltre 3 milioni di lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps e liberi professionisti ordinistici delle Casse privatizzate (avvocati, co

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Oltre 3 milioni di lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps e liberi professionisti ordinistici delle Casse privatizzate (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, periti industriali e altri professionisti ordinistici) con redditi al di sotto dei 35.000 euro attendono di conoscere tempi e modalità per accedere al bonus di 200 euro previsto dal decreto Aiuti (Dl 50/2022) per attenuare gli effetti del caro-vita. È quanto sottolinea Confcommercio.

Click day il 15 settembre

Il via libera alla presentazione delle domande in via telematica alle proprie casse previdenziali di riferimento potrebbe scattare il 15 settembre, ipotesi che ha preso forma all’interno dell’Adepp, l’Associazione che raggruppa gli Enti pensionistici privati cui sono associati oltre 1,6 milioni di soggetti. Il decreto del Lavoro con i criteri di accesso a questa misura di sostegno non fissa infatti le date per le richieste, e lascia liberi Inps e Casse private di organizzarsi per accogliere le domande. Sui siti dell’Inps e dei singoli Enti categoriali verrà predisposta una piattaforma informatica, in grado di acquisire le domande.

Decreto non ancora pubblicato in Gazzetta

Il decreto attuativo della misura “una tantum” non è ancora stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. È ancora al vaglio della Corte dei conti. La misura è finanziata con 600 milioni (dei 6,5 miliardi di euro stanziati complessivamente per il bonus), di cui 95,6 riservati alla platea degli associati alle Casse.

(foto Ansa)

Confesercenti: rischiano di essere esclusi fino a 400mila lavoratori indipendenti

Intanto Confesercenti lancia l’allarme. Fino a 400mila lavoratori indipendenti, tra autonomi, professionisti e micro-imprenditori, rischiano di rimanere senza il bonus di 200 euro. «Mentre i dipendenti con i requisiti hanno già ricevuto automaticamente il bonus in busta paga – viene sottolineato – , i lavoratori indipendenti saranno costretti a partecipare all’ennesimo click day. Una “lotteria” inaccettabile che assegnerà loro il sostegno in base all’ordine cronologico di presentazione della domanda – per altro onerosissima dal punto di vista della produzione documentale – fino ad esaurimento delle risorse disponibili. Risorse che, purtroppo, sappiamo già essere troppo esigue: a disposizione – spiega l’associazione – ci sono infatti 600 milioni di euro, sufficienti solo per 3 milioni di persone, ma gli indipendenti con un reddito sotto i 35mila euro l’anno sono almeno 3,4 milioni. Fino a 400mila lavoratori, dunque, ma forse anche di più, rischiano di essere esclusi da un sostegno che dovrebbe essere un loro diritto». Per Confesercenti servono almeno 100 milioni di euro in più.

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