Parte dalla Puglia, dall’area all’interno del porto di Taranto, la sperimentazione nel campo della mobilità ferroviaria con tecnologie d’a
Parte dalla Puglia, dall’area all’interno del porto di Taranto, la sperimentazione nel campo della mobilità ferroviaria con tecnologie d’avanguardia che consentiranno di velocizzare i sistemi di trasporto, anche con mezzi a levitazione magnetica, abbassare i tempi di percorrenza e ridurre l’impatto ambientale dei viaggi.Anche attraverso l’uso di fonti energetiche rinnovabili. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa, firmato tra il ministero delle Infrastrutture, la Regione Puglia, Rete ferroviaria italiana (Rfi), Ferrovie dello Stato e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio-Porto di Taranto.In particolare, il protocollo prevede lo studio e la sperimentazione nel trasporto ferroviario di sistemi di levitazione magnetica, sia in sovrapposizione alle infrastrutture esistenti sia realizzando nuove infrastrutture che permetterebbero trasporti di merci e persone ad altissima velocità.
Il progetto prevede la realizzazione di studi di fattibilità avanzati per l’uso nel trasporto ferroviario delle tecnologie a levitazione magnetica, lo sviluppo di progetti di fattibilità tecnico-economica di prima fase e la realizzazione di prototipi.
Lo stanziamento è di quattro milioni di euro nel complesso, di cui 1,8 milioni arrivano dalle casse della Regione, altri 1,8 milioni da Rfi e 400mila euro dall’Autorità portuale di Taranto, in modo da coprire i costi delle diverse fasi del progetto fino alla realizzazione di prototipi e alla sperimentazione sul campo.
Il ministro
“Il protocollo firmato, che permette per la prima volta la sperimentazione nel settore ferroviario di tecnologie di ultima generazione, come i treni a levitazione magnetica, dimostra che, accanto agli investimenti senza precedenti sullo sviluppo dei sistemi di mobilità sostenibile finanziati grazie al Pnrr e a fondi nazionali, l’Italia guarda al futuro e si pone all’avanguardia nello sviluppo tecnologico applicato alla mobilità sostenibile, garantendo il massimo della sicurezza”, dice il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, come riportato in una nota della Regione.
“L’accordo – aggiunge il titolare dei Trasporti – segue quello già sottoscritto con la Regione Veneto e le Concessioni autostradali venete (Cav) per l’avvio della sperimentazione dell’Hyper Transfer su strada. Vogliamo che l’Italia sia in prima linea nello sviluppo di tecnologie d’avanguardia che aprono la strada anche a possibili sviluppi in campo industriale e positive ricadute occupazionali per il nostro Paese”.
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