LA COMMISSIONE COMUNALE DI VIGILANZA BOCCIA PIAZZA MAESTRI D’ASCIA

SI INASPRISCE la polemica sullo spostamento delle manifestazioni civili dalla tradizionale Piazza Giovanni XXIII alla nuova Piazza Maestri d’ascia. Sp

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SI INASPRISCE la polemica sullo spostamento delle manifestazioni civili dalla tradizionale Piazza Giovanni XXIII alla nuova Piazza Maestri d’ascia. Spunta anche un verbale della Commissione comunale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo che avanza dubbi sulla agibilità di quella piazza in riva al mare. A seguito di un sopralluogo effettuato il 21 luglio scorso, la Commissione ha rilevato una serie di criticità che così ha verbalizzato: «carenza documentale inerente alla progettazione dell’impianto elettrico, compresa l’illuminazione di emergenza; non risultano indicate le uscite di emergenza per gli artisti che consenta vagli stessi di raggiungere la strada pubblica in sicurezza; risultano indicate solo n. 2 uscite di sicurezza e non contrapposte in difformità al DM del 19.08.1996, né è indicata la larghezza delle stesse in funzione del numero degli spettatori; le barriere antipanico non sono estese su tutto il lato a protezione del palco; non è specificato il sistema di controllo del numero di persone ipotizzato: non è indicata la postazione dei disabili».
LA COMMISSIONE conclude senza esprime «alcun parere» il che appare già abbastanza anomalo considerate le “criticità” evidenziate nel verbale sottoscritto dai sei membri componenti la Commissione comunale sufficienti a dire si o no. Nessuna presa di responsabilità. Le manifestazioni in quella piazza si sono svolte “regolarmente”. Tutto a posto e tutto va bene? Va rilevato che la Piazza Maestri d’Ascia per i tre quarti è circondata dal mare.
La polemica sull’abbandono di Piazza Duomo per la piazza decentrata Maestri d’ascia più che per i non trascurabili valori di tradizionalità cittadina, si fonda su aspetti inderogabili della scurezza pubblica della stessa che, come rilevato dalla Commissione comunale di vigilanza che non ha aggiunto altro a quel verbale, presenta determinanti carenze che non fanno certo dormire sonni tranquilli ai responsabili delle previste autorizzazioni. Il sindaco in primo luogo. Sindaco Rotice che ha dichiarato tramite post che lo spostamento era dovuto «per questioni logistiche e di nuove normative in materia di safety&security».
Una dichiarazione fortemente contestata dalla consigliera comunale di minoranza Maria Teresa Valente che in una circostanziata nota si chiede se «il nostro primo cittadino conosce la normativa sulla Safety & Security». Tra i rilievi evidenziati dalla Valente, quello del raffronto dell’indice di affollamento fra le due piazze pari a due persone per metro quadro. Ebbene esemplifica «per Piazza Maestri d’ascia (superficie mq. 2.290) il massimo affollamento è di 4.580 persone; mentre per Piazza Giovanni XXIII (superficie mq. 2.400) il massimo affollamento è di 4.800 persone». In quella piazza sul mare, secondo i dati trionfalisti emessi dagli organizzatori delle manifestazioni, di persone se ne sarebbero ammassate «diecimila, anzi ventimila».
Ma al di là dei numeri, osserva la Valente, «il dato importantissimo è che in Piazza Maestri d’ascia ci sono solo due uscite di scurezza e neanche contrapposte come prevede la legge, il che la pone a rischio alto; mentre Piazza Giovanni XXIII ha ben otto ampie strade a disposizione della gente che in tutta sicurezza affolla quella piazza. Le questioni poste sulla Festa patronale – rileva la consigliera – sono molto serie e riguardano tutti, popolazione ospiti, e non vanno liquidate con superficialità o peggio bollate come fuori luogo».
Michele Apollonio
Potrebbe essere un'immagine raffigurante una o più persone, persone in piedi, attività all'aperto e folla

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