Il Pd chiude le candidature: ecco tutti i nomi in Puglia

Mentre una parte del Pd in Puglia è in rivolta e contesta le liste dei candidati per i collegi plurinominali di Camera e Senato, dove non è stata cand

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Mentre una parte del Pd in Puglia è in rivolta e contesta le liste dei candidati per i collegi plurinominali di Camera e Senato, dove non è stata candidata alcuna donna in posizione blindata, la direzione nazionale va dritta per la propria strada. Nelle scorse ore sono state approvate anche le candidature per i collegi uninominali alla Camera. Collegi in cui c’è lo scontro diretto con i candidati degli schieramenti opposti.

La Puglia è divisa indieci collegi uninominali per la Camera e cinque per il Senato: il candidato che prende più voti vince. Un partita difficile, quella degli uninominali per il centrosinistra: i sondaggi danno tutti i collegi vincenti al centrodestra. Per questo non è stato facile trovare fra i dem personalità disposte a giocare una battaglia difficile già in partenza. Lo stesso governatore Michele Emiliano aveva dato la disponibilità a candidare un suo esponente civico in un collegio uninominale a patto di avere un posto blindato nel listino. Alla fine i vertici nazionali insieme con la segreteria regionale hanno trovato la quadra. Al collegio di Foggia è stata candidata l’avvocata Valentina Lucianetti (figlia di Massimo, ex procuratore capo di Lucera).

Nel collegio del Gargano e Cerignola schierato l’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese, lo stesso che è capolista al listino plurinominale. Piemontese alle ultime regionali ha portato un bagaglio di 22mila voti. È uno democratici più votati in Puglia. Nel collegio di Molfetta ci prova Michele Abbaticchio, l’ex sindaco di Bitonto. In quello di Bari, che fino a due settimane fa era dato come collegio contendibile, con la partita aperta tra centrodestra e centrosinistra, il Pd punta sulla scienziata barese Luisa Torsi. Una candidatura della società civile voluta dal sindaco Antonio Decaro. La docente universitaria alla chiamata del sindaco ha risposto subito sì.

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Nell’uninominale della Bat scende in campo il vicensindaco di Trani, Fabrizio Ferrante, e ad Altamura c’è Silvia Convertini. A Taranto si è chiuso con Giampiero Mancarelli, presidente di Kyma Ambienteed esponente del Pd ionico. Michele Nitti, dato prima a Taranto, trasloca nell’uninominale per il Senato a Bari. Nel collegio di Brindisi la scelta è caduta sulla vicesindaca del capoluogo Tiziana Brigante. I due collegi di Lecce sono stati invece divisi con gli alleati della coalizione. A Lecce nord è candidato alla Camera l’assessore regionale al Lavoro, Sebastiano Leo, esponente della lista civica di Emiliano ” Per la Puglia”. Il nome di Leo faceva parte dell’accordo col governatore. A Galatina c’è Anna Grazia Maraschio, assessora regionale all’Ambiente, per Sinistra italiana. Salvo modifiche, questo dovrebbe essere il quadro definitivo per le candidature alla Camera.

Nel collegio di Lecce per il Senato è candidato invece il virologo (ed exassessore alla Salute) Pier Luigi Lopalco. Il docente universitario è stato proposto da Articolo Uno del ministro Roberto Speranza. Si stanno ultimando i collegi uninominali al Senato, ma è questione di poco. Il 22 agosto bisognerà presentare tutte le liste. Il giorno dopo partirà la campagna elettorale. Questi nomi si aggiungono ai candidati delle liste plurinominali, che in Puglia hanno sollevato numerose proteste da parte della Conferenza delle donne Pd, di alcuni consiglieri regionali e delle Federazione provinciali di Lecce e Bat. Tutti lamentano scelte imposte dall’alto dove i territori sono stati sacrificati, ma soprattutto dove mancano le donne nelle posizioni blindate: tutti e cinque capolista sono uomini. I consiglieri regionali dem Fabiano Amati e Ruggiero Mennea hanno presentato ricorso alla Commissiona nazionale di garanzia per annullare le liste e modificarle. I due parlano di atti illegali non in conformità con gli Statuti del partito e modalità sessiste.

Il Pd chiude le candidature: ecco tutti i nomi in Puglia

“Le liste del Pd pugliese – dicono – sono state composte in violazione delle seguenti regole: parità di genere perché composte con soli capilista uomini; mancanza di elezioni primarie o sistema di ampia consultazione ( contendibilità); uguaglianza di tutti gli iscritti; designazioni collegiali; rappresentatività politica e territoriale; pubblicità della procedura di selezione; modalità democratica di approvazione delle candidature attraverso organi rappresentativi; rinunce e sostituzioni senza riconvocare la direzione nazionale”. Secondo i due consiglieri si tratta di violazioni tali da determinare l’annullamento delle liste dei candidati dei collegi plurinominali e uninominali. Ma Roma non ravvisa anomalie. E Loredana Capone scioglie la riserva e decide di candidarsi nonostante il quarto posto nel listino del Senato, dopo che le è stata soffiata la candidatura da capolista alla Camera. ” In una squadra si resta uniti ” , dice la presidente del Consiglio regionale. ” L’ho sempre fatto e la mia storia politica lo dimostra”.

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