sono trascorsi cinque anni dal massacro del 9 agosto presso la stazione ferroviaria dismessa di San Marco in Lamis, in cui furono assassinati Luig
sono trascorsi cinque anni dal massacro del 9 agosto presso la stazione ferroviaria dismessa di San Marco in Lamis, in cui furono assassinati Luigi e Aurelio Luciani, vittime innocenti dell’agguato di mafia a Mario Luciano Romito e al cognato Matteo De Palma. Anche quest’anno Libera ricorderà i due agricoltori davanti al tau. “E’ essenziale esserci, è essenziale essere tanti e restare uniti per una battaglia che possiamo vincere solo insieme. Io sento, io vedo, io parlo. Lo slogan scelto per il quinto anno. Un grido forte di sprone alla cittadinanza e alle istituzioni a lavorare costantemente per dire no alle mafie ed a tutte le forme di sopraffazione e negazione di diritti”.
Confermata la presenza di Don Luigi Ciotti e di tutti i presidi cittadini di Libera della provincia di Foggia. Tante le organizzazioni che hanno aderito e saranno presenti. Confermata anche la presenza di Tano Grasso, presidente onorario della Fai (Federazione Antiracket Italiana).
Alle 8 si svolgerà la celebrazione eucaristica, commemorazione e deposizione corone presso la vecchia stazione di San Marco in Lamis, luogo della strage. Seguiranno gli nterventi delle istituzioni e dei familiari, con la partecipazione e chiusura di don Luigi Ciotti. Alle 20 in villetta comunale ci sarà un incontro di condivisione e confronto con i cittadini e la presentazione dei risultati del questionario predisposto dal presidio cittadino di Libera ‘Luigi e Aurelio Luciani’ per rilevare la percezione della legalità dei cittadini, in particolare dei giovani sul tema delle mafie e della giustizia sociale.
Il questionario è anonimo ed è accessibile qui: “Invitiamo tutti a partecipare numerosi al fine di poter poi elaborare i dati estrapolati e riflettere insieme promuovendo proposte concrete”.
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