Al partito che prende più voti alle elezioni politiche 2022 spetta indicare il premier. Al vertice di centrodestra alla Camera - tra Giorgia Melon
Al partito che prende più voti alle elezioni politiche 2022 spetta indicare il premier. Al vertice di centrodestra alla Camera – tra Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e i centristi – si è trovato anche un accordo per “correre insieme nei 221 collegi uninominali” il 25 settembre.”I leader del centrodestra hanno raggiunto pieno accordo e avviato il lavoro con l’obiettivo di vincere le prossime elezioni politiche e costruire un governo stabile e coeso, con un programma condiviso e innovativo” si legge nella nota del centrodestra. “La coalizione proporrà al presidente della Repubblica quale premier l’esponente indicato da chi avrà preso più voti. È stata trovata un’intesa per correre insieme nei 221 collegi uninominali, selezionando i candidati più competitivi in base al consenso attribuito ai partiti. Il centrodestra presenterà anche una lista unica nelle Circoscrizioni Estere e ha istituito il tavolo del programma che si insedierà nelle prossime ore”, si legge.
L’unità del centrodestra è la migliore risposta possibile alle accuse e gli attacchi, spesso volgari, di una sinistra ormai allo sbando, con una coalizione improvvisata, che gli italiani manderanno a casa il prossimo 25 settembre”.
”E’ stato trovato l’accordo su tutto, anche sui collegi”, assicura Luigi Brugnaro, fondatore di ‘Coraggio Italia’, al termine del vertice fiume del centrodestra a Montecitorio. Il sindaco di Venezia non dice nulla sulle quote. Nemmeno Antonio Tajani. Idem Giancarlo Giorgetti e Saverio Romano che escono alla spicciolata dalla Sala Salvadori, dove si è tenuto il summit. Ma, apprende l’Adnkronos, si sarebbe ragionato su ‘numeri’ precisi e sarebbe stato raggiunto un accordo di massima sulla ripartizione tra le varie forze della coalizione secondo la quale 98 collegi spetterebbero a Fdi, partito che ora ha il primato di consensi secondo i sondaggi; 11 ai centristi (Udc-Noi con l’Itaia e Coraggio Italia), 42 a Forza Italia e 70 alla Lega.
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