L'esercito russo sta "intenzionalmente" distruggendo i raccolti nella regione di Kherson, nell'Ucraina meridionale, e impedisce lo spegnimento degli i
L’esercito russo sta “intenzionalmente” distruggendo i raccolti nella regione di Kherson, nell’Ucraina meridionale, e impedisce lo spegnimento degli incendi nei campi: lo afferma il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa Sergiy Bratchuk, secondo quanto riporta il Guardian.
Condividendo le foto della polizia locale di campi in fiamme e bruciati, Bratchuk ha affermato: “A causa dei bombardamenti con proiettili incendiari, ogni giorno si verificano ampi roghi nelle strisce protettive e nelle foreste in tutto il territorio della regione.
Inoltre, le truppe russe non consentono alla gente del posto di spegnere gli incendi che distruggono granai e attrezzature”.
L’Ucraina sta ripristinando e ampliando alcuni dei suoi porti fluviali sul Danubio, da tempo in disuso, per facilitare l’esportazione di grano a causa del blocco della Russia sul Mar Nero: lo ha detto al Guardian la responsabile del dipartimento di politica agricola della regione di Odessa, Alla Stoyanova. Prima della guerra, i porti fluviali ucraini sul Danubio venivano raramente utilizzati e alcuni di essi giacevano in completo abbandono. Dopo l’invasione del Paese da parte della Russia e il suo controllo delle vie d’uscita verso il Mar Nero, tuttavia, Kiev ha deciso di resuscitare i suoi vecchi porti fluviali per evitare il blocco marittimo e accelerare l’export del suo grano. “Prendiamo l’esempio del porto sul fiume Reni”, ha detto Stoyanova riferendosi a uno tra i più importanti porti della regione del Danubio nell’era dell’Unione Sovietica e un passaggio verso la Romania. “Non è stato usato affatto di recente – ha proseguito -. Quindi ora stiamo lavorando per ampliarlo, insieme ad altri porti fluviali, per aumentare la capacità. Mentre parliamo, oltre 160 navi stanno aspettando nel Mar Nero di entrare nel canale di Sulina, ma non possono perché la capacità di quel canale è di sole 5-6 navi al giorno”
La regione nord-orientale di Sumy è stata colpita da bombardamenti russi questa mattina dopo le sette. “La notte è stata tranquilla, ma la mattina è iniziata con i bombardamenti. Dopo le sette del mattino, un elicottero russo ha lanciato due razzi contro la comunità di Bilopolsk. Alle sette e mezza, 5 razzi da più sistemi di lancio sono stati sparati contro il Khotynsk E verso le sette e quaranta un elicottero ha bombardato la comunità di Myropil”, ha detto il capo dell’amministrazione militare regionale Dmytro Zhivytskyi, citato da Unian. Zhyvytskyi ha sottolineato che le informazioni su eventuali vittime e danni devono ancora essere chiarite.
Due persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite a causa di un attacco di artiglieria delle forze russe contro la città ucraina di Kryvyi Rih (centro): lo ha reso noto su Telegram il governatore di Dnipropetrovsk, Valentyn Reznichenko, secondo quanto riporta il Guardian. Tra le vittime c’è anche una bambina, mentre il padre è uno dei feriti, ha precisato.
Le forze russe hanno lanciato questa mattina un attacco missilistico contro una zona residenziale della città di Kharkiv, nell’Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Oleh Syniehubov. Lo riporta Ukrinform. Non si hanno per il momento notizie di eventuali vittime. “A Kharkiv, secondo le informazioni preliminari, gli occupanti hanno lanciato un attacco missilistico contro un quartiere residenziale – si legge nel messaggio -. Tutti i servizi stanno lavorando sul posto”. Syniehubov ha invitato i residenti a limitare la loro permanenza nelle strade della città.
Le truppe russe tentano di avanzare dalla regione di Lugansk verso i primi insediamenti della regione di Donetsk: lo scrive su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhii Haidai, secondo quanto riporta Ukrinform. “Sembra che gli occupanti stiano conducendo l’offensiva a ovest di Lysychansk”, osserva Gaidai, “ma stiamo cercando di trattenere le formazioni russe su tutta la linea del fronte. Continuano i tentativi di penetrare in profondità nella regione vicina, lungo il confine amministrativo. Stanno attaccando da diverse direzioni. Laddove per loro è scomodo avanzare, creano un vero inferno, bombardando continuamente le aree all’orizzonte. Quindi, il pericolo sta arrivando ovunque, da Creminna a Popasna”. La scorsa notte le truppe russe hanno lanciato otto attacchi di artiglieria, tre di mortaio e nove attacchi missilistici. Nelle ultime 24 ore i russi hanno avuto un “leggero successo” e continuano l’offensiva a ovest di Lysychansk, prosegue Gaidai sottolineando che “finora non abbiamo notato alcuna pausa nelle operazioni, annunciata dal nemico. Il nemico attacca e apre il fuoco sui territori ucraini con la stessa intensità di prima. I nostri militari continuano a difendersi con coraggio”.
E’ in corso un’offensiva sulla città di Bachmut, nel Donbass, da parte delle forze armate russe e della milizia della Repubblica popolare di Luhansk (Lpr). Lo scrive la Tass, precisando che “le forze alleate hanno preso il controllo del villaggio di Klinovoe, a circa 6 km da Bachmut”, cittadina di circa 80.000 residenti sotto il controllo ucraino e considerata ‘strategica’ per l’attacco a Sloviansk e Kramatorsk. L’ambasciata russa negli Usa attacca: “Le autorità statunitensi stanno inviando nuove armi in Ucraina perché vogliono prolungare il conflitto con ogni mezzo”.
Le forze russe hanno bombardato la regione ucraina di Mykolaiv, nel sud del Paese, danneggiando due stazioni ferroviarie e alcune case: lo scrive su Facebook il servizio stampa dell’amministrazione regionale, secondo quanto riporta Ukrinform. Almeno 24 i feriti. I villaggi lungo la linea di contatto nel distretto di Bastanka “vengono bombardati senza sosta – si legge nel messaggio -. La notte dell’8 luglio, la stazione di Bereznehuvate, il villaggio di Murakhivka e il villaggio di Kalynivka e la comunità di Bereznehuvate sono stati presi di mira”. Inoltre, ieri sono stati bombardati il villaggio di Novomykolaivka e la comunità di Pervomaisk. Edifici residenziali hanno subito danni.
La Russia sta posizionando i riservisti vicino ai confini con l’Ucraina per operazioni offensive future: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Tuttavia, sottolinea il rapporto pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, una grande proporzione nelle nuove unità di fanteria è dotata probabilmente di veicoli blindati datati – gli MT-LB – progettati originariamente negli anni Cinquanta come trattori per il trasporto dell’artiglieria, con un’armatura limitata ed equipaggiati solo con una mitragliatrice. Le unità d’assalto di prima linea, invece, usano veicoli moderni – i BMP-2 – dotati di un’armatura fino a 33mm, un cannone da 30mm e un lanciamissili anti-carro. Nonostante il presidente Putin abbia detto giovedì scorso che l’esercito russo “non ha ancora iniziato nulla di serio in Ucraina”, conclude l’intelligence, molti dei suoi rinforzi sono formati da gruppi ad hoc dotati di equipaggiamenti obsoleti.
Un gruppo di reclute ucraine è arrivato nel Regno Unito per seguire un programma di addestramento che durerà diverse settimane: lo riporta il Guardian. “Questo nuovo ambizioso programma di addestramento è la fase successiva del sostegno del Regno Unito alle forze armate ucraine nella loro lotta contro l’aggressione russa – ha detto il ministro della Difesa britannico Ben Wallace, che ha incontrato le reclute -. Utilizzando l’esperienza di livello mondiale dell’esercito britannico, aiuteremo l’Ucraina a ricostruire le sue forze e ad aumentare la sua resistenza mentre difendono la sovranità del loro Paese e il loro diritto di scegliere il proprio futuro”. Il programma consiste nell’addestramento di base dei soldati del Regno Unito e include corsi sull’uso delle armi, sul primo soccorso, sui veicoli da campo, sulle tattiche di pattuglia e sulla legge relativa ai conflitti armati. Il governo britannico ha acquistato migliaia di fucili d’assalto AK per il programma, gli stessi che useranno in prima linea.
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