Puglia con tre comprensori e Basilicata con uno si confermano coi loro mari da «Cinque vele». È il responso della classifica a garanzia della qual
Puglia con tre comprensori e Basilicata con uno si confermano coi loro mari da «Cinque vele». È il responso della classifica a garanzia della qualità delle acque stilata come ogni anno da Legambiente. La Sardegna è in vetta per numero di comprensori a Cinque Vele, seguita da Toscana, Puglia, Campania e Sicilia; il Trentino-Alto Adige pluripremiato per il turismo lacustre, ma la vetta dei laghi è del Veneto.
La presentazione della guida blu «Il mare più bello 2022», realizzata da Legambiente col Touring Club Italiano, oggi presso il centro Congressi Paradiso di Anacapri a livello nazionale, mentre specificatamente per la Puglia in diretta streaming promossa da Legambiente Puglia dalla sala consiliare di Palazzo dei Celestini a Lecce. Giunta alla sua XXII edizione, la pubblicazione descrive una selezione di comprensori territoriali, veri e propri distretti delle qualità in grado di offrire una chiave di racconto armoniosa e lineare delle località costiere italiane.
Dalle Cinque Terre alla costa cilentana, dalla Maremma toscana al Salento, dalla selvaggia Isola di Capraia fino all’arcipelago delle Tremiti: la guida racconta nel dettaglio 45 tra le più belle località balneari della penisola, selezionate tra ben 98 comprensori turistici, sulla base dei dati raccolti da Legambiente sulle caratteristiche ambientali e sulla qualità dell’ospitalità*, integrati con le valutazioni espresse dai Circoli locali.
Anche quest’anno al primo posto della classifica figura la Sardegna, con ben sei comprensori turistici a Cinque Vele. Seguono Toscana e Puglia (3 comprensori in ciascuna regione), quindi Sicilia e Campania (2 comprensori a testa) e Basilicata e Liguria (1 comprensorio a Cinque Vele in ciascuna regione). Il Trentino-Alto Adige riceve il maggior numero di riconoscimenti per il turismo lacustre con ben tre laghi su sei a Cinque Vele, seguito da Lombardia, Piemonte e Toscana; ma l’unico lago del Veneto, quello del Mis, conquista il primo posto della classifica.
In Puglia in vetta alla classifica dei comprensori a cinque vele figurano le isole Tremiti, il comprensorio dell’Alto Salento ionico e quello dell’Alto Salento Adriatico. Il comprensorio Alto Salento Jonico comprende i comuni di Nardò, Gallipoli, Porto Cesareo e Racale; l’Alto Salento Adriatico i comuni di Melendugno, Otranto e Vernole. I Comuni di Nardò e Porto Cesareo hanno ampliato l’area marina protetta di Porto Cesareo fino al tratto di mare di fronte al parco di Portoselvaggio; hanno adottato, a maggio scorso, il Piano di sostenibilità ambientale del parco, nonché altri interventi per la tutela e la valorizzazione della biodiversità (come la demolizione di immobili abusivi in area demaniale in località Frascone) e la riqualificazione di Torre Squillace.
Una bandiera a Cinque Vele anche per la Basilicata con la Costa di Maratea.
Le località a Cinque Vele, spiegano gli organizzatori, rappresentano le migliori buone pratiche amministrative e dimostrano che un nuovo modo di fare turismo è possibile, puntando sull’ambiente e sull’inclusività. In Puglia in vetta alla classifica figurano le isole Tremiti, il comprensorio dell’Alto Salento ionico e quello dell’Alto Salento Adriatico.
«La nuova edizione della nostra guida – ha commentato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, presentando a Capri l’iniziativa – racconta della sinergia che si è instaurata tra buone amministrazioni locali e quella parte sana dell’imprenditoria del mondo balneare, capace di gestire le spiagge al meglio, con meno cemento e ottime performance ambientali. Le località a Cinque Vele che premiamo oggi rappresentano le migliori buone pratiche amministrative e dimostrano che un nuovo modo di fare turismo è possibile».
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