Stamattina, nove camion, a motori spenti, aspettavano in fila davanti ai cancelli dell’impianto di biostabilizzazione di Passo Breccioso. Alle nov
Stamattina, nove camion, a motori spenti, aspettavano in fila davanti ai cancelli dell’impianto di biostabilizzazione di Passo Breccioso. Alle nove entravano solo i mezzi di Foggia. L’attesa di uno degli operatori durava da più di 12 ore, sotto il sole, braccia conserte, a ingoiare la polvere sollevata dalle ruote. Arrivavano da Vico del Gargano, San Giovanni Rotondo, San Nicandro Garganico, Carlantino. Un altro autista era lì da mezzanotte.
Gli autotreni continuano a ritirare i rifiuti trattati da portare a Deliceto e all’impianto di Progetto Ambiente. I conferimenti a singhiozzo della frazione secca nell’impianto in località Paglia in agro di Manfredonia hanno contribuito a mandare in tilt il biostabilizzatore di Foggia. Le celle sono piene. Accade ciclicamente. Inevitabili i disagi. La settimana scorsa un operatore della provincia ha aspettato 16 ore per poi andare a scaricare a Cerignola. Ieri i camion di Manfredonia sono arrivati addirittura a Massafra.
Il sindaco di Apricena, Antonio Potenza, si è presentato oggi a Passo Breccioso: “I figli poveri della provincia sono fermi da tre giorni”, s’indigna, e chiama a rapporto la Regione Puglia. “Emiliano deve capire che se non fa gli impianti in provincia di Foggia questo problema ci sarà sempre”, tuona. Anche Foggia rischia di ripiombare nell’emergenza. Quando chiuderanno i cancelli dell’impianto di selezione multimateriale, i cassonetti si riempiranno e l’immondizia resterà a terra.
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