“IL CANTO DI DIOMEDE” è l’evocativo tema del convegno dedicato a Cristanziano Serricchio nell’approssimarsi del centesimo anniversario della sua n
“IL CANTO DI DIOMEDE” è l’evocativo tema del convegno dedicato a Cristanziano Serricchio nell’approssimarsi del centesimo anniversario della sua nascita avvenuta a Monte Sant’Angelo il 20 giugno 1922 «in bilico fra due stagioni d’aria e di terra». Un omaggio ad un uomo garganico di multiforme ingegno che ha illuminato la cultura italiana tanto da essere proposto all’ambito Premio Nobel. Si terrà venerdì 3 giugno prossimo a San Marco in Lamis, la cittadina del santuario di san Matteo e dei letterati Pasquale Soccio e Joseph Tusiani. Perché in quella placida valle di Stignano dominata dal Celano, Cristanziano trascorse un tratto della sua vita e dove ha compiuto i primi studi. E’ la sua seconda città del cuore dopo la natia Monte Sant’Angelo e prima di Manfredonia ove ha maturato le sue feconde vocazioni di poeta, scrittore, drammaturgo, archeologo, uomo di scuola, amministratore pubblico.
SARA’ quello il terzo convegno di studio della figura e dell’opera del cantore del Gargano. Il primo si tenne a Manfredonia nell’ottobre 2017, il secondo a Monte Sant’Angelo nel novembre 2018. E in programma ce n’è un quarto a cura del dipartimento di studi umanistici dell’Università degli studi di Foggia. Un modo di ricordarlo affettuoso e autorevole, lui che temeva che «nel duemila e ventidue/ forse ricorderà qualcuno/ il centenario e il giorno/ della mia nascita d’uno/ segnato col mio nome/ venti giugno, un venerdì/ nel segno dei Gemelli».
SERRICCHIO ha lasciato il mondo terreno dieci anni prima del fatidico scoccare del secolo, ma non è stato di certo dimenticato. Per il suo centesimo compleanno, il Centro studi che porta il suo nome, lo onorerà con una manifestazione culturale rievocativa dei suoi trascorsi letterari. Inoltre è in fase di avanzata progettazione un “itinerario letterario” che legherà Manfredonia, Monte Sant’Angelo e San Marco in Lamis, le tre città nelle quali è vissuto, con l’apposizione di speciali totem che riporteranno alcuni versi delle poesie rievocativi a quei luoghi.
ANCHE per questo appuntamento sammarchese organizzato con il patrocinio del Comune di San Marco in Lamis, e la direzione scientifica di Ettore Catalano, professore emerito dell’Università del Salento, curatore delle opere dell’amico Serricchio, la presidente del “Centro studi Cristanziano Serricchio” con sede a Manfredonia, Nunzia Quitadamo biografa di Serricchio, ha invitato un numeroso gruppo di studiosi e ricercatori che venerdì 3 giugno nell’auditorium biblioteca comunale di San Marco in Lamis, approfondiranno vari aspetti delle tematiche sviluppate dal Poeta del Gargano. Si inizierà alle 9 e si andrà avanti anche al pomeriggio.
MA NON solo poesia. Cristanziano Serricchio, redivivo Diomede, ha scrutato il mondo dall’alto nei suoi diversi ambiti in ognuno dei quali ha lasciato una traccia indelebile di novità spesso profetiche. Le sue lucide analisi dei tempi che degeneravano hanno trovato conferme nelle oscure e drammatiche vicende dei giorni correnti. I versi, i romanzi, i saggi, le pièce teatrali, costituiscono la memoria storica e civile di gran parte del ‘900 garganico del quale Cristanziano è stato intenso e vivace protagonista.
Michele Apollonio
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