I carabinieri della Stazione di San Marco in Lamis, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari de
I carabinieri della Stazione di San Marco in Lamis, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza cautelare, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Foggia – su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di due persone indiziate di aver consumato una truffa ed averne tentato un’altra, ai danni di due anziane nella cittadina di San Marco in Lamis.
Le indagini sono state avviate nel decorso mese di febbraio, in seguito alla presentazione di due querele sporte da due anziane del luogo, rimaste vittime rispettivamente di un tentativo e di una truffa commesse in loro danno. Le vittime, nello specifico, erano state contattate da una utenza telefonica tramite cui, nel primo caso si millantava la urgente ed impellente necessità di ritirare un pacco che sarebbe stato consegnato a breve da un corriere previo pagamento di una somma pari a 4.500 euro. L’anziana donna si è insospettita per quella telefonata, dunque l’ha interrotta bruscamente avvertendo subito il figlio, il quale ha contattato immediatamente i carabinieri del luogo.
Nell’altro caso, invece, l’anziana signora ha ricevuto una telefonata da una persona che si millantava essere suo nipote, il quale preannunciava che di lì a poco sarebbe arrivato un suo amico a cui doveva consegnare del denaro che sarebbe servito per un acquisto mentre lui si trovava piantonato dai carabinieri presso l’ufficio postale. Subito dopo è giunto presso la sua abitazione un giovane che chiedeva la somma di 4.500 euro. L’anziana donna non godendo della disponibilità della somma richiesta, ha consegnato tutto quanto era in suo possesso ovvero la somma di 2.000 euro in contanti. Ricevuto il denaro, il malfattore si è allontanato riferendo che avrebbe raggiunto il nipote presso l’ufficio postale.
Le indagini condotte dai carabinieri della Stazione, la massiccia campagna informativa dell’Arma rivolta a tutela degli anziani, sia nelle comunità religiose che nei centri di ritrovo, oltre al tempestivo intervento dei militari, hanno permesso di acquisire gravi indizi a carico di due persone, sottoposte, con l’esecuzione dell’ordinanza cautelare, all’obbligo di dimora nel comune di residenza. Gli indagati, originari del napoletano, avevano la loro sede logistica proprio a Napoli ma operavano su territorio garganico. I presunti truffatori utilizzavano schede telefoniche intestate a stranieri sconosciuti e mezzi noleggiati per raggiungere le città-obiettivo ed operare su di esse. Il Comando Provinciale di Foggia invita la cittadinanza a partecipare ai numerosi incontri organizzati dalle Stazioni Carabinieri del territorio finalizzati alla prevenzione delle truffe agli anziani, iniziativa cui si affianca l’area specificatamente dedicata “consigli utili – truffe agli anziani” presente sul sito istituzionale www.carabinieri.it .
Va precisato che il procedimento in riferimento si trova ancora nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati, seppur attinti da gravi indizi di colpevolezza, in relazione ai reati per i quali si è proceduto, non possono essere considerati colpevoli fino a condanna definitiva.
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