«record», Melendugno, nel Salento, diventa anche porta dell’Europa continentale per una nuova rotta in fibra che collega la Francia con la Turchia. Co
«record», Melendugno, nel Salento, diventa anche porta dell’Europa continentale per una nuova rotta in fibra che collega la Francia con la Turchia. Col gasdotto, infatti, corre anche un cavidotto e, martedì scorso, EXA Infrastructure, la più grande piattaforma di infrastruttura digitale dedicata che collega l’Europa e il Nord America, e la Trans Adriatic Pipeline AG (Tap), parte del Southern Gas Corridor che trasporta gas naturale dall’Azerbaigian all’Europa, hanno firmato un memorandum d’intesa per una joint venture. Questa società – spiega EXA – utilizzerà «un cavo in fibra ottica già installato da Tap lungo il gasdotto di 878 chilometri, creando l’unico collegamento diretto tra il sud-est e l’Europa occidentale in grado di fornire elevati livelli di ridondanza sui percorsi alternativi multistadio esistenti».
I dati
Il gasdotto che sbocca a Melendugno – continua EXA – «si collega con il Trans Anatolian Pipeline al confine greco-turco, attraversa la Grecia settentrionale, l’Albania e il Mar Adriatico prima di approdare nel sud Italia per collegarsi alla rete italiana del gas naturale. EXA condividerà l’accesso alle strutture in fibra di riserva di Tap (che sono separate dal business del gas di TAP), per tutta la sua lunghezza». Una parte della rete, infatti, serve alla società guidata in Italia da Luca Schieppati per tenere sotto controllo tutta l’attività lungo la linea. «Melendugno – dicono da Tap – ospita infatti la sala controllo da cui monitoriamo 24 ore su 24 i flussi lungo tutta l’infrastruttura (non solo la parte italiana, quindi). La sicurezza e l’efficienza di Tap sono garantite dal sistema SCADA (Supervisory Control And Data Acquisition) che, attraverso la rete dei cavi a fibra ottica, raccoglie e trasmette senza sosta i dati rilevati sull’intera lunghezza del gasdotto. È proprio grazie a questo sistema, infatti, che dal Terminale di Ricezione di Melendugno effettuiamo il monitoraggio dei valori di pressione, alimentazione, temperatura e flusso di gas che consentono di presidiare costantemente le attività tecniche e commerciali e la manutenzione degli impianti».
La rete a disposizione della joint venture – spiega Exa – è «una connessione resiliente, ad alta velocità e a bassa latenza tra l’Europa sudorientale e quella occidentale» che «è rimasta un anello mancante nell’infrastruttura di rete del continente per oltre due decenni. Attraverso il nuovo percorso in fibra ottica, la joint venture aggiungerà un collegamento diretto da Marsiglia a Istanbul all’infrastruttura di rete di proprietà di EXA, con filiali che si collegheranno ad Atene, Sofia e Tirana. Il nuovo percorso sarà caratterizzato da 36 paia di fibra ottica G652D all’avanguardia e ad alta capacità nella sezione strategica del nuovo corridoio». EXA e Tap prevedono di ottenere tutte le autorizzazioni richieste e il nuovo sistema dovrebbe essere operativo nel primo trimestre del 2023.
Il gas
Intanto, nel «tubo» strategico più che mai – anche alla luce della decisione dell’Italia di affrancarsi dalla dipendenza energetica dalla Russia – Tap fa sapere di aver raggiunto, «nel corso del weekend, la cifra dei 10 miliardi di metri cubi giunti in Italia dal 31 dicembre 2020, inizio delle operazioni commerciali».
«Lo scorso mese di aprile – dice il Managing Director & Country Manager per l’Italia Schieppati – abbiamo registrato la media mensile più alta di sempre nei volumi consegnati all’Italia, pari a oltre 28 milioni di metri cubi al giorno registrati nel punto di ingresso di Melendugno. Se proiettiamo questa portata su base annua questo significherebbe trasportare in Italia oltre 9,5 miliardi di metri cubi all’anno, ben oltre la capacità attualmente contrattualizzata a lungo termine di circa 8 miliardi annui. A queste portate infatti contribuiscono in maniera importante le aste giornaliere con prenotazioni su base breve termine. Un trend che nelle ultime settimane ha registrato numeri record e offre segnali molto positivi anche per il breve termine, rappresentando una soluzione ponte per soddisfare le urgenze del mercato».
«Sul lungo periodo, la capacità di Tap può essere raddoppiata da 10 a 20 miliardi di metri cubi all’anno mediante investimenti che aumentano solo la potenza di compressione del gas in Grecia ed Albania, senza posare una nuova tubazione e, in Italia, senza necessità di allargare il perimetro dell’attuale terminale di ricezione di Melendugno. Entro l’anno dovremmo ricevere le richieste di capacità e, una volta firmati i contratti di trasporto, il potenziamento dell’infrastruttura sarà realizzato in un arco di tempo che stiamo ottimizzando a seconda dei volumi richiesti».
«Nel difficile contesto della carenza di offerta di gas rispetto alla domanda che sta caratterizzando l’Europa e l’Italia negli ultimi mesi, ancora prima della crisi ucraina, TAP ha contribuito a contenere non solo l’impatto energetico ma anche a ridurre quello economico: con TAP si è infatti annullato lo spread del 10% tra il costo del gas nella borsa italiana rispetto alla borsa del gas di riferimento per il centro e nord Europa. Questo ha fatto risparmiare oltre 1 miliardo euro nel 2021 al sistema italiano e garantisce alle imprese energivore italiane stessa competitività rispetto al costo del gas in centro e nord Europa».
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