«In Puglia l’indennità minima dei tirocini extracurriculari è di 450 euro, ampiamente al di sotto la soglia di povertà e ben distante dagli 800 eu
«In Puglia l’indennità minima dei tirocini extracurriculari è di 450 euro, ampiamente al di sotto la soglia di povertà e ben distante dagli 800 euro mensili di minimo garantiti in altre Regioni». E’ la denuncia di decine di associazioni riunite in una rete informale di gruppi giovanili che in questi mesi in Puglia sta collaborando «per elaborare – spiegano i firmatari – risposte comuni ai problemi che affliggono un’intera generazione». «Durante le celebrazioni del 1 maggio, purtroppo, c’è sempre meno spazio – dicono – per la Festa dei Lavoratori e sempre più spazio per denunciare le fragilità e le difficoltà dei giovani, specie qui al Sud ed in Puglia».
«Esiste una questione giovanile verso la quale la Politica non può voltarsi dall’altra parte. Tirocini, apprendistato, bassi salari, lavoro nero sono le questioni da affrontare per garantire un presente ed un futuro a tanti giovani della nostra Puglia – aggiungono in una nota – . L’incertezza occupazionale, propria anche dei tirocini, porta a scaricare ulteriormente sui più giovani e più fragili le difficoltà economiche». «Non siamo più disposti ad accettare tutto questo – concludono – . Sulla questione giovanile spesso si fa grande retorica ma poche azioni concrete: come giovani pugliesi ci uniamo per pretendere da chi ci rappresenta un cambio di passo netto, deciso e immediato. La Regione deve assumersi la responsabilità di non condannare intere generazioni alla precarietà strutturale. Aumentare l’indennità minima regionale è una questione di dignità».
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