ROTICE… opposizione e ospedale

Se non ci fosse da piangere (lacrime amare), scapperebbe da ridere. L'Ospedale di Manfredonia è moribondo, e la colpa di chi è? Della cattivissima ed

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Se non ci fosse da piangere (lacrime amare), scapperebbe da ridere. L’Ospedale di Manfredonia è moribondo, e la colpa di chi è? Della cattivissima ed insensibile Amministrazione comunale del sindaco Rotice insediatasi da pochissimi mesi.

Così la schizofrenica Opposizione, scende in piazza con una pantomima politico-elettorale utile, ancora una volta, solo a prendere in giro una comunità che ha pagato a caro prezzo l’nsipienza e l’inadeguatezza del centrosinistra, tanto a livello locale quanto a quello regionale.

L’Opposizione, trasformandosi in uno pseudo comitato che non ha alcun valore effettivo giuridico decisionale e di rappresentanza, ha pensato bene di scendere in piazza (con smaglianti selfie fuoriluogo vista la tematica) per protestare contro la Regione Puglia, ovvero contro sé stessi visto che a Bari da vent’anni governa il centrosinistra (da due anni in condominio con il Movimento 5 Stelle). E allora chi ha smantellato il “San Camillo” in questi anni? Perché gli autorevoli rappresentanti del centrosinistra locale, al contrario di altre realtà limitrofe, non si sono opposti e fatto valere il loro peso politico? Un silenzio assordante, imbarazzante (per loro).

Il paziente è grave e l’opposizione pensa di curarlo con l’aspirina! Piuttosto che scendere in piazza ed intorpidite le acque per allontanare da voi ogni responsabilità, sapete bene che c’è una ed unica soluzione davvero efficace: fate agire i vostri rappresentanti che siedono a Bari nelle postazioni decisionali. Puntate il dito contro voi stessi prima di farlo contro gli altri.

Manfredonia è stanca delle chiacchiere e dei giochi di parte. In questi giorni state raccontando le solite bugie. La maggioranza dell’Amministrazione comunale ha ritenuto di non approvare la “super commissione straordinaria d’indagine sulla sanità locale” perché, lo sapete bene, non serve a niente ed a nessuno, cosi come già successo in passato. Non c’è più tempo da perdere, serve una terapia d’urto e lo sapete benissimo. Serve responsabilità ed unione d’intenti, facendo uscire il problema dallo stretto ambito territoriale, perché non riguarda solo Manfredonia ma un ambito molto più ampio. Occorre arrivare a Bari con forza con il coinvolgimento anche le comunità limitrofe del Gargano con atti amministrativi e politici. In questi primi mesi di Governo la salute e le fragilità sociali sono state priorità fattive di questa Amministrazione.

Come prima uscita ufficiale da sindaco mi sono recato proprio al “San Camillo” e presso la Direzione Asl Foggia (ai quali abbiamo già consegnato dossier dettagliato sulle criticità segnalati da personale medico-sanitario ed utenti), ma le rassicurazioni frutto di diverse interlocuzioni non mi lasciano affatto sereno sul futuro del nostro ospedale. Sono in contatto con gli altri sindaci e rappresentanti dei Comuni del Gargano per dare immediatamente il via ad una forte azione istituzionale (con atti formali e non chiacchiere).

In conclusione sono contento che l’Opposizione abbia preso consapevolezza degli scempi perpetrati ai danni del San Camillo e di Manfredonia, forse non saremmo in questa situazione se il centrosinistra con i suoi esponenti fosse intervenuto quando ve n’era la possibilità e la necessità. Le lacrime di coccodrillo non lavano le coscienze.

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