Sono ben 128.630 le operazioni di finanziamento garantito dallo Stato, negli ultimi due anni, segnati dalla pandemia, in Puglia. Nel 2020 e 202
Sono ben 128.630 le operazioni di finanziamento garantito dallo Stato, negli ultimi due anni, segnati dalla pandemia, in Puglia.
Nel 2020 e 2021, i finanziamenti complessivi hanno raggiunto la cifra di 9.168.807.645 euro, per un importo garantito di 7.628.349.056 euro. Tali somme di denaro dovranno essere restituite, anno dopo anno.
È quanto emerge dal nuovo studio condotto dall’Osservatorio economico Aforisma, diretto da Davide Stasi.
Tante le aziende pugliesi che hanno fatto ricorso al «Fondo di garanzia per le Pmi», istituito nel 1996 e operativo dal 2000.
Tale strumento di sostegno per le piccole e medie imprese (Pmi) è stato potenziato ed ampliato con il decreto legge “Cura Italia” e il successivo decreto legge “Liquidità”, con l’obiettivo di contrastare gli effetti negativi della pandemia sulle aziende, impreparate ad affrontare le conseguenze socio-economico-finanziarie.
In particolare, l’anno scorso, le operazioni di garanzia approvate sono state 41.023. Il totale dei finanziamenti accolti è stato di 3.670.904.168 euro e l’importo garantito di 2.815.770.435 euro.
Nel 2020, quando l’emergenza sanitaria è stata ancora più acuta, le operazioni sono state ben 87.607. Il totale dei finanziamenti accolti è stato di 5.497.903.477 euro e l’importo garantito di 4.812.578.621 euro.
«Il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese – spiega Davide Stasi, direttore dell’Osservatorio economico – supporta le imprese e i professionisti che hanno difficoltà di accesso al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento. Il decreto legge “Liquidità”, convertito con Legge 40/2020, ne ha profondamente modificato le modalità operative, semplificando le procedure, aumentando le coperture ed ampliando la platea dei beneficiari». «Ai fini dell’ammissibilità alla garanzia – sottolinea il data analyst – non viene effettuata alcuna valutazione del merito di credito del soggetto beneficiario finale da parte del Gestore del fondo. Per le operazioni fino a 30 mila euro è stata prevista l’approvazione automatica da parte del Fondo: i soggetti richiedenti (come banche e confidi) possono erogare i finanziamenti anche prima della delibera della garanzia. Sono state beneficiarie le imprese di micro, piccole o medie dimensioni (Pmi), iscritte in Camera di commercio e i professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti ad associazioni professionali iscritte all’apposito elenco del Ministero dello Sviluppo economico. Con il decreto legge “Liquidità” sono state anche ammesse le “small mid cap” (con un numero di dipendenti fino a 499) e, limitatamente ai finanziamenti fino a 30 mila euro, le persone fisiche esercenti attività di impresa, arti o professioni, broker, agenti, subagenti di assicurazione ed enti del Terzo settore».
A livello nazionale, nel 2021, le domande accolte sono state 999.064 e l’anno prima 1.585.344.
I finanziamenti accolti hanno raggiunto i 93,6 miliardi di euro, più i 124,4 miliardi di euro del 2020.
L’importo garantito, nel 2021, è stato di 67,6 miliardi di euro, più i 105,9 miliardi di euro.
Il commercio presenta il numero più elevato di domande ammesse con 390.484 operazioni
(pari al 39,1 per cento del totale), cui segue l’industria con 332.457 operazioni (pari al 33,3 per cento), i servizi con 226.795 operazioni (pari al 22,7 per cento) e l’agricoltura con 49.328 operazioni (pari al 4,9 per cento).
In termini di finanziamenti, prevale l’industria (41,5 miliardi di euro), cui seguono il commercio (30,8 miliardi), i servizi (17,1 miliardi) e l’agricoltura (4,2 miliardi).
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