Redditi in Puglia, Lecce batte Bari. Roseto Valfortore la città più povera

L’Italia più povera a causa del Covid. Lo dimostrano le dichiarazioni dei redditi, il cui valore è in calo dell’1,1% rispetto all’anno precedente.

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L’Italia più povera a causa del Covid. Lo dimostrano le dichiarazioni dei redditi, il cui valore è in calo dell’1,1% rispetto all’anno precedente.

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Il Mef ha comunicato i dati sulle dichiarazioni dei redditi del 2020 con una classifica che, analizzando i territori, porta la Lombardia al primo posto tra le regioni più ricche, con un reddito medio di 25.330 euro, seguita dalla Provincia Autonoma di Bolzano con 24.770. La Calabria invece è la regione con il reddito più basso (15.630 euro). E questo dimostra, ancora una volta, il netto divario tra le regioni centro-settentrionali e il Sud. Il reddito medio su 2 milioni 567mila contribuenti è di 16.930 euro e porta la Puglia nella parte bassa della classifica, con un dato molto simile a quello della Sicilia.

La curiosità è che nella classifica Lecce supera Bari, aggiudicandosi il posto di città più ricca della regione. A Lecce città i 62mila contribuenti hanno un reddito medio di 22.270 euro (contro i 21.975 euro di Bari). Nelle altre città salentine:  i 116mila contribuenti di Taranto hanno un reddito medio di 19.961 euro, per i brindisini il reddito medio dei 51mila contribuenti è di 19.228 euro. Più giù Foggia con 18.535 euro. Considerando i redditi medi che superano i 17 mila euro i comuni non capoluogo più ricchi della Puglia sono, tra gli altri: Acquaviva delle Fonti, Binetto e Bidetto, Candela, Trani e in provincia di Lecce Calimera e Sternatia, il piccolo comune della Grecìa con oltre 18 mila euro.

L’analisi, che ricordiamo riguarda i redditi dichiarati, dimostra che la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi: solo il 5% supera il 55mila euro di reddito, mentre la maggior parte dei contribuenti, il 44%, non supera i 15 mila euro.

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