«Che bella la Pasqua in Puglia »: visitatori da più parti del mondo

Nell'uovo di Pasqua moltissimi turisti ci hanno trovato la bellezza di Puglia . Setacciando il mondo social offerto da Instagram, pescando tra i post

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LA FESTA DEL LAVORO
PARTE IL PROGETTO “FLY GARGANO”

Nell’uovo di Pasqua moltissimi turisti ci hanno trovato la bellezza di Puglia . Setacciando il mondo social offerto da Instagram, pescando tra i post didascalici seguendo le tracce degli hashtag chiave – weareinpuglia   . In tanti hanno deciso di attraversare questa fatta meridionale nel giorno Santo.

«La bellezza della città bianca sopravvive e ritorna sempre come il mito dell’Araba Fenice» scrive il blogger Simone ritagliando con la sua macchina la cattedrale di Ostuni. Restando nel Brindisino, c’è un gruppo di cavalieri che battono la natura di Montalbano, frazione di Fasano, attraverso il supporto del Parco di Mare Centro Ippico, scrivendo: «In questi tempi difficili a chi non andrebbe di godersi due ore di pace e tranquillità a strettissimo contatto con la natura?».

Da un’igers dall’identità «ingegnere e bongustaia» si rafforza lo spot di Canosa «patrimonio dell’Unesco» di «linobanfiana» memoria, visto che l’attore comico originario della Bat, dal 2019 porta avanti la sua battaglia finalizzata al riconoscimento internazionale della bellezza canosina, di cui la viaggiatrice social cristallizza attraverso un bene scultoreo facente parte del sito archeologico. Questo, unitamente a Palazzo Iliceto a Palazzo Sinesi, con le loro ricche collezioni, completano il tesoro rappresentato dall’area di San Leucio. Dalla pietra canosina che Banfi spera di promuovere col marchio dell’Organizzazione delle Nazioni Unite di cui è commissario italiano, a Monopoli. Qui, da uno scatto di turisti in un affittacamere, viene ritratta via social «Cala Porta Vecchia», lambita dal mare dove si staglia una flotta di velisti impegnati a navigare sportivamente.

«Ho sempre voluto venire a vedere Matera. Questa foto mi ricorderà sempre quanto sono incantata da queste grotte. Pensare che i materani vivessero ancora nelle grotte fino al 1952 era semplicemente fantastico. Matera è una delle città più antiche, Patrimonio dell’Umanità Unesco e Capitale Europea della Cultura 2019» scrive su Instagram Kieth Ates, ragazza giunta dalla Scozia per perdersi tra i Sassi. Giunge da lontanissimo, esattamente dal Canada, anche Sandra, che si fa immortalare stretta al suo bambino in mezzo ai trulli di Alberobello, dove dice di passare felicemente la sua Easter (la Pasqua). Questa la sua didascalia sulla foto: «Esplorando le case dei trulli ad Alberobello che secondo nostro figlio Connor assomigliano alla capanna di Hagrid di Harry Potter. La città ha centinaia di queste antiche case in pietra con tetti conici».

«In questo giorno di festa ci siamo riappropriati della nostra normalità» scrive su una foto pubblicata su Instagram il nutrito gruppo di Sbandieratori Battitori ‘Nzegna di Carovigno. La truppa della cittadina brindisina, incorporata nell’associazione culturale omonima, svolge la propria attività sin dal 1967 e negli anni si è esibita in piazze italiane ed estere. Oggi, nel giorno di Pasqua, esprime attraverso una foto il senso di libertà riconquistata. Così come un gruppo di turisti del nord che cristallizzano l’interno della bellissima Cattedrale di Bitonto. Dalla sua architettura al fascino naturalistico di Polignano a Mare, dove, davanti al suo arenile famoso e colmo di spiaggianti, si fa ritrarre Monika, una turista polacca. Ancora un’altra straniera, attratta dalla «Puglia pasquale», è la colombiana Carolina che dalla precedente tappa in Grecia è approdata a Bari, dov’è orgogliosa di immergersi nella Città Vecchia.

Dalla Puglia marinaresca e murgiana, alla Lucania montagnosa ed ipogea. La farmacista francavillese Eleonora Giorgino fa uno scatto mirabile del ponte tibetano più lungo del mondo, che si trova esattamente nel potentino Castelsaraceno, il borgo a forma di cuore. E’ un’attrazione turistica, un’esperienza autentica, da percorrere a passo lento, per vivere il proprio stato d’animo estremo, che ha colpito anche Eleonora nella sua tappa pasquale «fuori regione». Rimanendo in tema «affaccio dal Potentino» il blogger Vito Urso vibra davanti al Santuario del Sacro Monte di Viggiano. Siamo nella verde valle dell’Agri, su uno dei più alti monti dell’Appennino Lucano, a 1725 metri sopra il livello del mare. Tale sito sacro, nella provincia e nell’arcidiocesi di Potenza, costituisce, sin dagli inizi del secondo millennio, il più importante centro mariano della regione. La legenda del turista, sotto la foto, è intima: «Nessuno si salva da solo… ».

Lascia senza fiato l’immagine «instagrammata» dal docente e personal trainer lucano Giovanni Bruno, che regala uno spettacolo della sua terra: le Cascate di San Fele dette «U uattenniere». Tale nome è legato alla trasposizione dialettale di «Gualchiera», la macchina utilizzata in antichi opifici, costruiti a ridosso delle cascate per sfruttare la forza dell’acqua che, cadendo su pale di legno, mettevano in movimento dei magli (martelli) che battevano la lana tessuta. La sorgente fotografata da Bruno è inglobata nel Torrente Bradano che sgorga dall’Appennino Lucano in località «Matise» di San Fele e confluisce nella fiumara di Atella e poi nel fiume Ofanto-Mare Adriatico. Attraversando il territorio del comune di San Fele il torrente è costretto ad effettuare particolari salti di quota, dando origine alle caratteristiche cascate, che oggi rifulgono nel giorno di Pasqua, come una delle mete apulo-lucane battute dai turisti. Un gruppetto di questi ammira Taranto dal Calessino, sfrecciando tra le bellezze magnogreche.

Il ritorno a casa, in Puglia, è sempre un viaggio da scoprire per l’andriese Francesca Brescia. Architetto, vive per lavoro a Ferrara. Dal suo uovo di Pasqua tira fuori la tridimensionalmente ricostruita Basilica paleocristiana di Siponto, nel Foggiano. L’opera ritratta dalla viaggiatrice offre lo scenario «illusionista» firmato Edoardo Tresoldi. Con la sua arte tecnologica è stato capace di recuperare lo spazio e il tempo perduti di un luogo iconico.

Basilica di Siponto - Edoardo Tresoldi

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